Azzurri in Argentina, dai pionieri del fondo “Ma s’investe più sui meeting che sugli atleti”

Copyright foto: Damián Blaum

Nuovo sponsor (cinese) per la maratona targata Fina. Il prize money totale del circuito a tappe dice 180.000$ e, di conseguenza, ci si aspettano più atleti  partecipanti quest’anno. Si parte sabato, 7 febbraio, con la Patagones-Viedma in Argentina e pare che gli Azzurri del ct Massimo Giuliani abbiano intenzioni serie fin da subito, nel loro percorso olimpico. “Gli argentini sono stati tra i precursori del nuoto in acque libere – racconta a Swimbiz Luis Alberto Laera, ex Azzurro nativo di Buenos Aires – tra gli anni ’70 e ’90, Santa Fe Coronda (prima tappa deil Grand Prix Fina, ma la tappa per quest’anno è cancellata n.d.r) aveva una squadra formidabile di atleti locali, ma di livello mondiale, come Claudio Plit che oggi è tra gli organizzatori della Coppa del Mondo, e poi Diego Degano.  E il fondo resta uno sport popolare “Con tante gare anche a livello amatoriale, settore che in Italia si potrebbe incrementaree redditizio - tra sponsor e fondi governativi, conviene molto ad atleti e organizzatori. Azzarderei che, forse, la resa sia superiore a quella della Capri-Napoli”. Eppure, a livello sportivo laceleste y blanca sembra aver perso smalto “Le due carte forti sono Guillermo Bertola, Rio 2016 sarebbe il debutto olimpico, e Cecilia Biagioli, che cerca la 5° Olimpiade – spiega a Swimbiz Damián Blaum (foto), veterano del fondo argentino – mamanca un lavoro forte sui collegiali e su competizioni con molti nazionali”. E aggiunge “Si dovrebbero anche ‘cambiare molte menti’ in Argentina per far crescere il nostro livello – e gli fa eco Luis – s’investe più sugli sport di squadra, tranne qualche eccezione nel tennis e nella boxe. Eppure il potenziale è alto: a Buenos Aires abbiamo il CeNARD che non ha nulla da invidiare all’Acqua Acetosa, un vero paradiso per rugbisti, podisti, nuotatori…”. Blaum chiude con una prospettiva latinoamericana “Il Brasile in acque libere è molto forte e il Venezuela ha un giovane di sicuro futuro, Diego Vera. Ma è ancora presto per dire se Centro e Sud-America potranno ripetere in acqua gli exploit dell’atletica”. Dopo la tappa di Viedma, l’Italfondo andrà in collegiale a Porto Alegre, in Brasile.

 

moscarella@swimbiz.it

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