Brunch, yoga e allenamenti serali. Un’insolita preparazione olimpica

Copyright foto: mark calleja

Adattamento, la qualità migliore dell’homo sapiens. Batterie dalle 13.00 e finali a mezzanotte sono un inedito per il nuoto olimpico, ma “L’accortezza dovrà essere quella di regolare il ritmo sonno/veglia sull’orario delle gare di Rio: bisogna che gli atleti arrivino molto tempo prima dell’evento e organizzino la loro giornata sul modello di vita che effettueranno durante la competizione” commentò tempo fa a Swimbiz.it il dottor Lorenzo Marugo, medico dell’Italnuoto. Il collegiale a Santos che il Direttore Tecnico Cesare Butini da tempo ha “prenotato” per l’Italia(leggi qui) servirà anche a questo, oltre ad abituare gli azzurri al clima brasiliano, proteggerli contro il rischio d’infezioni e punture di dengue(leggi qui) e così via. E l’Australia darà un assaggio di quello che aspetta i nuotatori olimpici, con lo sperimentale Rio Protocol Camp di cinque giorni (da domenica prossima) nella capitale Canberra, descritto dal quotidiano The Australian. Il termine brunch assume pieno significato quando fai colazione a mezzogiorno, mentre il lunch, il pranzo vero e proprio, sarà consumato alle 5 del pomeriggio (cena all’una di notte). Allenamenti pomeridiani, simulazioni di gara in serata, ma gli Aussies si sottoporranno anche a lunghe ore di monitoraggio del sonno, psicoanalisi, musicoterapia, yoga… Da medication  a meditation: terapie naturali in preparazione a Rio 2016, laddove il simbolo di Londra 2012 fu la polemica per l’abuso del farmaco Stilnox. Ironicamente, un sonnifero.
 
moscarella@swimbiz.it

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