Dalla Pelle al cuore, leggenda

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Sul tetto del mondo, ancora una volta e per la prima volta in corta: Federica Pellegrini monumento dello sport italiano, e non solo...

Copyright foto: Giorgio Scala-Deepbluemedia

Cosa ha fatto Federica Pellegrini? Qualche ora dopo la grande impresa di vincere un mondiale tutto ci appare ancora più nitido, chiaro com’è al paragone l’acqua trasparente della piscina. Leggenda ci verrebbe e ci viene da scrivere, perché consegnare ai posteri il blocco Divino, il curriculum sportivo della ragazza veneta di Spinea, è come incidere sulla pietra l’universo acquatico azzurro che appartiene alla parola sport in una unica e inimitabile dimensione. Ma leggenda è quasi riduttivo, a ben vedere e a leggere tra le corsie, anche se il termine pare più che appropriato tra il novero delle grandi imprese sportive e umane di un Paese, il nostro, che sui suoi campionissimi ha dato un esempio al mondo come spesso noi italiani contorniamo tutto di unicità, di umiltà, di tenacia, di classe infinita, di voglia di emergere e sorridere perché quando ci mettiamo siamo i più bravi , per come lo facciamo soprattutto. Con il cuore, innanzitutto: Federica Pellegrini è una parte di noi, e siamo noi, in quella più bella, in quella fragile alle volte che maschera una forza incredibile e una sensibilità unica nel rimettersi in pista e in gioco. A ripartire, a tirare fuori il talento voltandosi e tirandosi dietro quanto la nostra storia sportiva è in definitiva lo specchio della difficile, spesso quotidianità di tanti. Combattere sempre e arrendersi mai. Questo è il bellissimo, ennesimo oro di Fede. Grazie di cuore da tutti noi.

zicche@swimbiz.it

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