De Ceglie, il brivido della velocità in acqua

Copyright foto: ced fipsas

Nuoto o nuoto pinnato, questo è il dilemma. All’inizio magari accompagni entrambe le discipline, come fece da giovanissimo Davide Ceglie, classe ’90 di Bologna. Alla fine, però, tocca fare una scelta. E se il nuoto ‘puro’ ha in sé la tradizione e il blasone olimpico, d’altra parte è anche facile capire perché scegliere di mettersi le pinne ai piedi “Per la velocità!” racconta il neo campione italiano dei nuoto di fondo pinnato, 2000 e 600 m, al sito federale della Fipsas. Del resto se nasci in Emilia-Romagna, terra di motori a due o quattro ruote, non puoi non amare quei ‘motorini’ naturali ai piedi “Specie la monopinnache permette di 'volare' in acqua. Anche in acque libere: 1.5, 2 o anche 6 km percorsi a mo’ di vascello umano. Una possibilità unica, un’emozione che De Ceglie trasmette anche al team master che allena lui stesso, insieme a una compagna di squadra. Il pinnato come brivido della velocità in acqua, senz’altra benzina che l’euforia.

moscarella@swimbiz.it

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