Italiani, popolo di navigatori… per nuoto e per studio

Copyright foto: ufficio stampa team insubrika

C’è chi parte per nuotare, ma in tanti cercano qualcosa di più. Se l’atleta d’élite cerca nuovi stimoli o nuovi metodi di allenamento, all’estero i giovani inseguono nuove prospettive. Di studio, di lavoro o persino di vita. Gli atleti, come tanti altri studenti d’Italia. La pallanuoto ha già offerto gli esempi di Cristiano Mirarchi, campione del torneo universitario NCAA per Ucla (lo stesso college di Jim Morrison, Francis Ford Coppola, Kareem Abdul-Jabbar…) e laureato in business economy, e Luca Cupido che ha persino scelto d’indossare la calottina della nazionale statunitense. In un comunicato, il lombardo Team Insubrika illustrava stamattina in quanti abbiano scelto, quest’anno, di fare un’esperienza all’estero. Il più giovane, Federico Poggio (foto), frequenterà le superiori a Plymouth, in Inghilterra, allenandosi nella squadra di Ruta Meilutyte e Benjamin Proud. Altri accompagneranno il nuoto agli studi universitari: Gianluca Bandiera, di madre americana, studierà economia in California; medicina per Francesca Arredondo a San Diego; destinazione New York per Aleksandra Dziewa, di nazionalità polacca. L’ex azzurro Luca Dioli si allenerà presso i Florida Azura Aquatics, ormai punto di riferimento per l’Italia: sono passati per quei lidi anche Niccolò Ossola(leggi qui), tornato in Florida da circa un mese, Federico Pirani, la Vis Sauro Pesaro e la scelse anche Fabio Scozzoli per preparare il suo ritorno in gara dopo l’infortunio al ginocchio. Una realtà guidata da Gianluca Alberani, coach italiano da esportazione come Oscar Roverato in North Carolina, come Silvia Pirchio in Svezia, come Corrado Rosso e Stefano Nurra in Turchia, come Nicola Cassio in Svizzera, come Lolli Montico nel Team Usa di nuoto sincronizzato. E’ l’attualità, è un mondo dove le opportunità si sono moltiplicate, ma non sempre si trovano dietro l’angolo.
 
moscarella@swimbiz.it

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