Kaitlyn Jones, una liceale sulle tracce di Missy Franklin

Questa è la storia di una ragazzina americana, ancora liceale, diventata protagonista per un giorno e salire sulla ribalta internazionale. E’ la storia di Kaitlyn Jones, studentessa di un liceo dello stato del Delaware, che è riuscita ad infrangere il record studentesco che apparteneva niente meno che a Missy Franklin, diventata ormai una delle nuotatrici più famose d’America e non solo. Il tutto è avvenuto ai Campionati di Stato della Delaware High School. La specialità è quella dei 200 misti. Kaitlyn non si era preparata su questa distanza, pensava ad altre gare. Ad incoraggiarla è stato il suo allenatore. Nervosismo. Ansia. Paura di non farcela. “Quando è arrivato il momento di correre, ero un po’ nervosa” ha raccontato la Jones. Sugli spalti della piscina, ecco tutta la sua famiglia a sostenerla a gran voce. Parte la gara. Kaitlyn nuota veloce, fino ad ottenere il tempo (1’56”31) che le ha permesso di battere il precedente record nazionale studentesco della Franklin di oltre due secondi. “Oh mio Dio, tutta la mia scuola ha pensato che fossi un’olimpionica – ha commentato a fine gara una commossa Jones – è successa una cosa pazzesca, erano tutti felici per me”. Non è stato facile ottenere questo splendido risultato, il cammino è stato lungo e duro. Solo qualche settimana prima del record, infatti, la Jones ha cambiato allenatore (il suo attuale coach è Sean Dougherty), il che almeno inizialmente non ha giovato. La sua perseveranza negli allenamenti, però, hanno fatto il resto e l’hanno condotta a questa notevole prestazione. E pensare che Kaitlyn da bambina odiava l’acqua, le dava fastidio persino il viso bagnato o i capelli in piscina. Poi, all’età di 7 anni, ha firmato il suo primo contratto con un club di nuoto,  il Delaware Swim Club, e da allora non l’ha abbandonato più. Non c’è solo il nuoto, però, nella vita di Kaitlyn. Ha anche altri sogni. “Non ho intenzione di nuotare tutta la vita. Voglio studiare medicina, voglio diventare un medico di successo”. I sogni son fatti per essere realizzati. Uno lo ha già fatto. 
 
petrocelli@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram