Michael Phelps “Ho fatto molto, ma non è ancora finito”

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Sono le ore, febbrili, del possibile addio al nuoto dell’atleta olimpico più decorato di Sempre. Michael Phelps, 6 medaglie alle Olimpiadi di Rio, di cui 5 d’oro. Commoventi per cuore, classe, età – 31 anni, tanti per specialità come i 200 misti(leggi qui) – capacità di attrazione sul pubblico e, perché no, sensibilità paterna quando si avventura tra gli spalti per baciare il figlio Boomer Robert e la prossima moglie Nichole Johnson. Più volte ha detto che questa è davvero l’ultima volta, i compagni gli danno l’arrivederci a Tokyo 2020. Ma hanno un valore assai maggiore le sue parole riportate dall’agenzia Reuters.

“L’ho detto ad alcuni di voi, non ha finito di crescere – parla, ovviamente, del nuoto e se prima devo morire, cadrò portando questo sport dove voglio che stia”. Ovvero renderlo compiutamente professionistico. E portarlo nell’universo mainstream, il novero di sport dall’impatto mediatico universale “Non è finita, non ha finito di crescere, non negli Stati Uniti. E continuerò a provare a farlo”. In fondo, non è altro che il suo obiettivo da sempre “Lo dissi quando avevo 15 anni, voglio cambiare lo sport del nuoto. Ho fatto molto, ma non è ancora finito”. La volontà di mantenere un ruolo centrale nel panorama natatorio, anche senza cuffia e occhialini. Qualcosa che vane ben oltre l'attività agonistica. No, non dite addio a Phelps, non recitate il suo de profundis sportivo. 28 medaglie olimpiche, 23 d'oro, non sono che l’inizio della sua avventura nel nuoto. Una goccia in una piscina.

moscarella@swimbiz.it

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