Una piscina in Canadà

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: E bravi i Canadesi che al mondiale corto allestiranno una vasca in teatro a Windsor, agli inizi di dicembre. E noi? alle prese con l'assemblaggio della nazionale, solito complesso gioco di costruzione…

Scorro l’agenda di Swimbiz, che segue ovviamente la nascente stagione agonistica e mi accorgo della doppia striscia rossa che cerchia quella casetta in Canadà, a Windsor nell’Ontario, patria dei prossimi mondiali in vasca corta.

 

Un mese o poco meno per formattare la nazionale, per renderla compatta e pronta all’evento dal sei all’undici dicembre. Già, ma chi ci mandiamo nella piscinetta in Canadà? Quattro azzurri sicuri, da federale regolamento post olimpico, i nostri super finalisti (e medagliati, al maschile) Paltrinieri e Detti, più la Divina pronta al nuovo quadriennio, poi il campione europeo Luca Dotto già visto questo week end veleggiare dalle parti della Norvegia. Il resto del truppone? A saperlo, leggo testuale sempre dalla pagina federale, dall’osservazione e dalla funzionalità dei tempi ritenuti non per la semplice io partecipo perché vado veloce ma almeno con quel tempo  in finale ci vado. Circoscritto, senza un preciso regolamento di tabella tempi e sulla discrezionalità del Dittì Butini, più i giovani emergenti che ormai riempiono il corollario della casetta in Canadà, e per carità sempre spazio ai giovani, di talento conclamato preferibilmente. Pre requisiti da acquisire fino al venti di questo mese, gare disponibili da Massarosa a Legnano ovvero sbrigateve ad annà veloci, che la piscina in Canadà rischia di non essere così affollata, per così dire più circoscritta del solito. Parrebbe, almeno.

zicche@swimbiz.it

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