Venezia, dove il nuoto è un ponte sulla Storia

Copyright foto: Fabrizio Pescatori

Fabrizio Pescatori, campione mondiale nella 25 km in acque libere a squadre a Perth 1998
Fabrizio Pescatori, campione mondiale nella 25 km in acque libere a squadre a Perth 1998

Quale città più acquatica di una adagiata su una laguna? Venezia a cui la stessa Federica Pellegrini è molto legata, per parte paterna. L’acqua come primo canale, in tutti i sensi, per collegare sport e cultura, storia e iniziative della comunità. Lo scorso anno, l’ex oro mondiale di fondo Fabrizio Pescatori e i suoi compagni master dei Nuotatori dei Murassi nuotarono, in occasione della Festa del Redentore, da Pirano a Venezia. Seguirono la via del sale, lungo la quale storicamente viaggiavano le navi della Serenissima(leggi qui). “Domenica 8 maggio, in occasione della Festa della Sensa, insieme alla Triathlon Venezia daremo vita a una rievocazione della Coppa Byron spiega a Swimbiz.it Pescatori. La Coppa Byron si tiene oggi in Liguria, tra Porto Venere e Lerici “Ma in origine, fin dalla sua istituzione nel 1905, si disputava a Venezia dal Lido a Santa Chiara, alla fine del Canal Grande. Fu sospesa negli anni ’50 per inquinamento – quella dell’8 maggio – non sarà una gara in senso stretto, ma una rievocazione e seguirà il lungomare di San Nicolò.

Lord Byron in un ritratto di Thomas Phillips

E si rinnoverà il legame storico con l’origine della competizione. Nel giugno del 1818 Lord Byron, uno dei più grandi poeti della storia inglese, il patriota Angelo Mengaldo, il console britannico Richard Belgrave Hoppner e il gentiluomo scozzese Alexander Scott si sfidarono in una gara di nuoto fino al Ponte della Paglia. Il console cedette quasi subito, gli altri si fermarono a metà percorso e il solo Byron arrivò a destinazione, senza però fermarsi e proseguendo lungo il Canal Grande, fino a Santa Chiara. 7 km circa, in meno di 4 ore. “Siamo una città molto attiva – prosegue Pescatori – a Mestre c’è anche un buon impianto da 25 m che nell’89 ospitò una tappa della Fina World Cup. Mancherebbe giusto uno Stadio del Nuoto da 50 m, per riaffermare appieno la sua tradizione natatoria”.

moscarella@swimbiz.it

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