A Milano l’appello del nuoto: non lasciateci per strada

Copyright foto: Fin Lombardia

Cuffie, calottine, divise, accappatoi, bandiere e blasoni societari. Biglietti da visita per atleti, allenatori, dirigenti, assistenti bagnanti e tutti gli altri componenti del nuoto lombardo che, insieme ad Associazione regionale delle imprese dello sport e delle arti del benessere fisico, si sono dati appuntamento stamattina per un flash mob al Piazzale del Cimitero Monumentale di Milano. Luogo non casuale, ma simbolo di un sistema che, con la chiusura delle piscine, rischia il tracollo. Un blocco di partenza, due corsie poggiate a terra e l'esibizione di nuotatori, pallanotisti, sincronette, tuffatrici, insegnanti di aquagym, a simboleggiare come il mondo dell'acqua rischi di rimanere appiedato.

 

A dare l'allarme il Presidente di Fin Lombardia, Danilo Vucenovich, che alle testate e tv nazionali presenti ha parlato di una decisione iniqua da parte del governo, tenuto anche conto delle misure sanitarie prese dagli impianti sportivi negli scorsi mesi, e ha sottolineato la distanza tra la politica e associazioni sportive, vere attrici del sostegno allo sport italiano, troppo spesso dimenticate dalle istituzioni.

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