Acerenza, che cuore nella 5 km. Ma nel fondo non basta

Marcello Guidi (Rai Sport)

Si aprono le acque ai Mondiali di Gwangju, col fondo che tiene a battesimo in nazionale Domenico Acerenza, tuffatosi dai 1500 stile libero in vasca alle acque libere come Paltrinieri. Con lui Marcello Guidi in questa prima 5 km mondiale, poco più giovane e già protagonista di un positivo 5° posto un anno fa agli Europei. Tanti gli avversari che provano a fare gara di testa: il cinese Cheng Long, il formidabile ungherese Rasovszky, il francese Fontaine... ma Acerenza tiene botta e, anzi, si dimostra un cagnaccio per chiunque. All'ultima boa sbanda un po', poi si rilancia all'inseguimento dei primi, ma perde progressivamente terreno.

Imbarazzante la regia coreana che, indugiando sul vincitore Rasozvsky, non mostra in diretta il photofinish tra gli inseguitori, ma il replay e i risultati ufficiali certificano purtroppo il podio sfumato per l'azzurro, quinto. Prova encomiabile per coraggio e capacità di reggere per buona parte di gara il ritmo dei maggiori avversari, ma il fondo si dimostra una volta di più complicatissimo da gestire. Cuore, gambe veloci e braccia forti non bastano in uno sport pieno d'incognite (botte comprese) e dove ogni momento e ogni energia vanno gestiti. Lo stesso Guidi, seppur più esperto, chiude 17°. Uno sport sempre più competitivo.

moscarella@swimbiz.it

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