Adlington in “pensione”? Macché…

 “Ho abbandonato l’attività agonistica, ma detesto la parola pensione”. Rebecca Adlington non ci sta a definirsi “pensionata”, dopo l’annuncio del ritiro fatto lo scorso 5 febbraio nel corso di una conferenza stampa. Lei stessa ha ammesso che non abbandonerà mai lo sport che ama. Non gareggerà più, ma cercherà di aiutare il suo paese a crescere sempre di più. Ora i suoi sforzi e la sua determinazione si concentreranno sui bambini del Regno Unito, che dovranno essere in grado di nuotare alla fine della scuola elementare. “E’ un obiettivo certamente ambizioso – sostiene la Adlington – ma in futuro vorrei che la mia eredità fosse conquistata da un bambino del Regno Unito”. Ci vuole lavoro e sacrificio per ottenere tutto questo: “Neanche io pensavo di poter vincere cinque medaglie olimpiche, quindi so che se si lavora duro e si ama questo sport, può succedere di tutto”. Ne è convinto anche Sebastian Coe, presidente della British Olympic Association: “La Adlington sta dimostrando col suo carattere di essere un esempio per le future generazioni britanniche. I suoi successi a Pechino hanno spinto tanti ragazzini ad avvicinarsi al nuoto. Sono sicuro che col suo “nuovo” lavoro creerà nuovi talenti in grado di poter vincere”. Altro che pensione.  
 
petrocelli@swimbiz.it

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