Australia culturalmente tossica

Il corpo umano è una macchina quasi perfetta, ma se intossicato non riesce a lavorare in modo adeguato. La stessa cosa sembra essere successa per il nuoto australiano, definito dalla rivista ufficiale di Australia Swimming The Bluestone Review come “culturalmente intossicato”. Più precisamente, intossicato da comportamenti come: ubriacarsi, mancanza di senso della misura, prescrizione di droghe, mancato rispetto del coprifuoco, dichiarazione del falso, persino bullismo. Una crisi senza fine per lo sport Aussie, già martoriato da uno scandalo doping generalizzato, ma la stessa rivista propone alcune soluzioni. Creare un codice etico, rinnovare lo staff, assicurarsi che ogni livello della federazione segua gli standard di condotta (e di prestazioni) prefissati. Ma anche potenziare il controllo sui media degli atleti, proposta che richiama la polemica su Twitter di qualche tempo fa, inserire personalità dietro ai grandi nomi che attenuino l’attenzione concentrata su di loro o investire maggiormente nell’ASA, organizzazione che rappresenta collettivamente gli atleti australiani.
 
moscarella@swimbiz.it

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