I trolley sono quasi pronti, la forma fisica c’è. E Swimbiz, prima del grande evento di Doha, raccoglie due voci al femminile, Silvia Di Pietro (dx in foto) e Ilaria Bianchi (sx in foto). La farfalla è in comune, “farò i 50m e sono disponibile per le staffette” chiosa Silvia, “100 delfino e probabilmente anche i 50” dice Ilaria, che da ieri ha un leggero mal di gola, “mi sto imbottendo di antiinfiammatori, ma in acqua mi sento bene”. E questo è l’importante, perché “oltre a me, nel mio stile c’è Silvia: nei 100 penso di avere la superiorità, nei 50 lei è più forte, anche se lavoro dalla primavera per velocizzare la nuotata, ma ancora non riesco ad esprimermi a meglio. Con la mia buona apnea, riesco a compensare questa mia ‘lentezza’ del movimento; per la virata invece va bene e ci lavoriamo molto”. Su quest’ultima, la Di Pietro ha qualche difficoltà in più “rendo meglio in lunga, essendo la mia nuotata in progressione, però me la cavo anche in corta e cercherò di dare il meglio”. Ilaria Bianchi nel 2012, ai mondiali di Istanbul, vinse l’oro nei 100 farfalla con 56’’13, prima italiana a riuscirci “fu inaspettato, quelle che sarebbero state le avversarie a Barcellona non erano ancora in grande forma - e questo mondiale sarà diverso - sarà più difficile arrivare tra i primi posti, anche se mi piacerebbe riprendere quel filo interrotto, anche perché al meeting di Massarosa ho fatto 56’’81 e mi posso avvicinare al tempo dell’oro”. Possibili avversarie d'Ilaria? “Nei 100 c’è la solita Ottesen e la prima al mondo è una cinese: io ho un 7° posto nel ranking ed è tutto da vedere, perché non penso che le altre non si siano date da fare in questi mesi”. E Silvia cosa si aspetta? ”non sono per le previsioni: spero solo che tra gli Azzurri si confermi chi ha già preso medaglie o c’era andato vicino”. Con la speranza che voli questa Farfalla azzurra “che sta crescendo. E finalmente ci facciamo vedere anche nella staffetta mista” chiosa speranzosa la Bianchi.
ugo@swimbiz.it
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