
L’uomo della piscina, l’oro del Paltry
Ottocento metri per regolare un concetto: oro e record europeo non sono casuali nel passaggio di testimone casalingo: Gabriele Detti, che fu iridato campione a
Ottocento metri per regolare un concetto: oro e record europeo non sono casuali nel passaggio di testimone casalingo: Gabriele Detti, che fu iridato campione a
Non è più solo nuoto, concorderete con noi di Swimbiz.it. E non è enfasi, non è adrenalina sulla penna e sulla tastiera che stenta a
Mammamia santa, con questi 100 stile libero. Gara Regina, con il neo nostro Santo Condorelli subito fuori, mondiale da dimenticare. Chi avanza è l’Avatar. Ancora
Brividi, seguiti da palpitazione. Poi una scarica di adrenalina pazzesca: Simona Quadarella si toglie la cuffia e inizia questa bellissima storia di un meraviglioso primo
Partiamo così. Gli assenti, nel caso di specie le, visto il femminile di genere delle partecipanti, hanno sempre torto. Hanno torto perché la via delle
Ò bischeri, alzi la mano chi pensava in una cosa così. Lui ci ha messo mano, braccio, cuffia, occhialini, sorriso, passione, grinta: un concentrato del
Clamoroso a Gwangju, si sarebbe detto in tempi calcistici non sospetti. E invece in questo mondiale coreano il sospetto che quello strumento mostruoso chiamato device,
Ci risiamo. Come fosse che ogni volta si manifesti il cinese Sun, in contemporanea scoppia la rissa. Cambia il palcoscenico e le motivazioni, ma sempre
Questione di forme, questione di acqua. Se esiste una classifica di bellezza delle distanze nuotate in piscina, certamente i 400 stile libero sono la forma
Chissà l’azzurro Giorgio Minisini da quale angolatura la vede. La sua visione è, probabilmente, la nuova visione del syncro acquatico tra Esther Williams e Bellezze
Già la durata, un programma che spezza fiato e gambe. Cinque ore in venticinque chilometri, che sembrano non finire mai. In più – che diventa
In quattro è più bello. E’ più bello passarsi il testimone, nuotare in staffetta, duellare per un sogno, darsi il cambio in modo solidale ed
Quella cuffia nera un po’ così. ITA in bianco, come Italia, che svetta tra i fiotti di un mare leggermente increspato. Pare poesia, quasi che
“Vediamo come va a finire” aveva allertato Stefano Morini, coach livornese dalle mille leghe acquatiche di esperienza. Ed è andata così, a metà, quella buonissima
Da una cassaforte all’altra. Ieri abbiamo messo al sicuro il bronzo di Rachele Bruni, così da renderci consapevoli del fatto che con lei la medaglia
Se non fossimo un po’ scaramantici prima delle gare, avremmo potuto dire già in partenza che con Rachele siamo sempre in cassaforte. Sì, perché la
Eccoci, ci siamo finalmente. Si apre la grande maratona acquatica del fondo. Per noi Italia, che poi è Gregorio Paltrinieri, la diecimila leghe sopra i
Enzo era un po’ un precursore. Precursore dei tempi acquatici. I suoi tempi nemmeno troppo distanti con gli anni, ma per il nuoto di adesso
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