Colbertaldo, finalmente la medaglia! E sul mezzofondo “Acerenza? E’ l’anno giusto per giocarsela”

Quante volte, in questi anni, Swimbiz ha raccontato la grottesca vicenda di una medaglia ufficialmente assegnata, ma mai fisicamente arrivata(leggi qui) all’ex azzurro Federico Colbertaldo. Mondiali di Melbourne 2007, Scienzy fuori dal podio negli 800 stile, ma la squalifica di Oussama Mellouli porta a un domino di avvicendamenti e al conseguente Bronzo per l’azzurro. Non restava ora che godersi la medaglia, una volta spedita via posta dal precedente proprietario, l’australiano Stevens. Una pura formalità. L’attesa si è invece trasformata in un calvario durato 11 anni, tra mail e raccomandate all’indirizzo della Fina, senza risposta “Avevo perso le speranze. Ringrazio la determinazione di mia sorella e mio padre, andati più volte di persona alla sede Fina di Losanna” racconta ora a Swimbiz.it Colbertaldo, felicissimo con la medaglia finalmente tra le mani.

Molto è cambiato nel frattempo, lui stesso è passato dalla vasca a un ruolo dirigenziale nella sua società, Montebelluna “Dopo gli anni dell’alto livello, mi ha fatto riavvicinare alle problematiche dei più giovani. Mi sembra ora che i ragazzi tendano a scoraggiarsi presto, se dopo un mese di allenamento non arrivano subito i risultati”. Non una questione di mentalità, ma di un’epoca diversa. Dura, ma paradossalmente figlia del benessere “Per i nostri padri e nonni penso fosse più scontato che il successo potesse arrivare dopo anni di delusioni e sacrifici. Tocca insegnare ad armarsi di pazienza, che non c’è ‘risultato comodo’ e rapido a meno di un talento fuori dal comune “Io sono partito che, in certe occasioni, arrivavo ultimo. Ma grazie a determinazione e buone doti fisiche, gradualmente, sono venuto fuori”.

 

 

Anche per questo, Colbertaldo spende belle parole per Domenico Acerenza “Può essere demoralizzante avere davanti due atleti, forse, insuperabili come Paltrinieri e Detti. Eppure Domenico è andato presto via di casa, ci ha creduto anche se non arrivavano subito i risultati e ora sta venendo fuori” finalista alle scorse Universiadi e ‘arruolato’ al Centro Federale di Ostia. E in una stagione particolare per i due ‘gemelli’, uno reduce da un infortunio e l’altro alle prese con una preparazione diversa E’ l’anno giusto per giocarsela. Il nuoto è spietato e anche il più forte non sempre può essere al 100%. Per tutti gli altri, perciò, è meglio tapparsi occhi e orecchie e fare il meglio possibile in gara – e sperare che sia l’occasione giusta - sarebbe un giusto premio per lui. E il bello dello sport che si concretizza”.

moscarella@swimbiz.it

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