Coralie dei coralli: un costume in materiali riciclati per salvare gli oceani

Copyright foto: Adidas/Parley

Pacific Trash Vortex, detto anche il sesto continente, è un cumulo di rifiuti vasto quanto un’isola che galleggia al largo della costa settentrionale del Pacifico. E’ solo la più nota, famigerata, tra le “isole di rifiuti” che tappezzano i mari del mondo. Una di esse è localizzata nei pressi dell’arcipelago delle Antille. Sull’isola di Martinica, è nata la nuotatrice francese Balmy, ex bronzo olimpico e mondiale. Il suo stesso nome è un omaggio alla barriera corallina del suo luogo di nascita: Coralie.

 

 

Parley for the Oceans – associazione per la salvaguardia del patrimonio marittimo – include tra i suoi programmi la trasformazione della plastica recuperata dagli oceani in materiali riutilizzabili. In un comunicato ufficiale, Parley e il marchio di sportswear Adidas annunciano oggi  la creazione di una linea di costumi, le cui fibre sono ottenute lavorando reti da pesca e rifiuti riciclati. Alla fine del video di lancio, si può leggere “Il film è basato su una storia vera. La storia di Coralie, la cui isola natale, Martinica, è messa a rischio dall’inquinamento oceanico – e ancora – quando Coralie non sta lavorando in acqua come nuotatrice olimpica, lavora in una clinica marina, usando il suo master in biologia oceanica per sensibilizzare gli altri ai devastanti effetti dell’inquinamento oceanico creato dall’uomo”.

moscarella@swimbiz.it

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