Coronavirus, Cameron van der Burgh racconta il decorso della malattia

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Un lungo racconto spezzato in cinque tweet, idealmente titolato dal primo: pensieri e osservazioni sulla salute degli atleti, i Giochi Estivi e la mia personale esperienza nel contrarre il COvid19. Cameron van der Burgh, campione di nuoto sudafricano tra ori olimpici e record mondiali a rana, descrive il suo personale decorso della malattia, dopo l'annuncio della positività al Coronavirus.

Ho lottato con il COvid19 per 14 giorni. Finora il peggior virus che ho mai subito, nonostante sia un individuo sano, con polmoni forti, che vive una vita sana, ancora giovane. Per quanto i sintomi peggiori (febbre alta) si siano attenuati, sono ancora alle prese con estrema fatica e tosse persistente. Qualsiasi attività fisica come camminare mi lascia esausto per ore. La perdita di condizione è stata immensa e sento che gli atleti che contraggono il COvid19 soffriranno una grossa perdita di condizione lungo l'ultimo ciclo di allenamenti. Un'infezione prossima alla competizione sarebbe la peggiore. Gli atleti continuano ad allenarsi, perché non c'è una chiarezza sui Giochi Olimpici Estivi, esponendosi così a rischi non necessari. E coloro che lo contraggono, tenteranno di tornare ad allenarsi, con alta probabilità di estendere il danno e i tempi di recupero. 

Van Der Burgh conclude con un appello: vi prego, abbiate cura di voi stessi La salute prima di tutto, il COvid19 non è uno scherzo!

moscarella@swimbiz.it

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