Il Dotto in missione, tra velocisti in crisi d’identità

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Qu’est ce qu’il se passe? Che succede in Francia? Sarà la tensioni per gli ostici tempi limite, ma il super favorito Florent Manaudou manca l’atteso appuntamento con i 100 stile libero(leggi qui). Non è, però, l’unico big della velocità col freno a mano tirato. In Australia James Magnussen non sembra riaversi dall’infortunio alla spalla che ne pregiudicò la stagione precedente, al punto che sull’isola qualche maligno accusava la federazione di aver inserito le ‘Circostanze attenuanti’(leggi qui) atte a convocare gli atleti in nazionale ad personam per il ‘Missile’. In Brasile, nazione ospite delle Olimpiadi, Cesar Cielo non ha ancora trovato la qualificazione olimpica e si allena in America, lontano da media e distrazioni, per ritrovarsi in tempo per il Trofeu Maria Lenk, ultima chance per Rio 2016. Vladimir Morozov si è volatilizzato, attualmente nemmeno figura tra gli iscritti ai trials russi. Chi appare in ascesa e solido mentalmente in stagione, è invece l’azzurro Luca Dotto. Il primo vagito agli Assoluti Invernali, diventato ruggito quando a Orlando batté un certo Michael Phelps. Attualmente è 11° nel ranking mondiale, col 48”77 di Milano, ma ovviamente Dotto Bond vorrà riservare le sue sorprese migliori agli Assoluti Primaverili. La concorrenza verso Rio è comunque forte - Nathan Adrian, Federico Grabich, Cameron McEvoy, gli stessi francesi Stravius e Mignon, aspettando cosa farà anche Marco Orsi a Riccione (oggi 50”25 a Stoccolma) – ma iniziano ad aprirsi scenari interessanti. E suggestivi. Dotto di sera, bel tempo e si spera titolò Swimbiz agli Assoluti Invernali. Anche a Rio le finali saranno di sera. In Italia, già si spera.

 

 

moscarella@swimbiz.it

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