E la Fina riscopre l’Europa

Chartres o Parigi, a ognuno la propria Notre-Dame, la cattedrale preferita. Una delle due città francesi ospiterà uno step della Fina World Cup nella prossima stagione. Confermate, inolre le altre sedi: Doha, Dubai, Mosca, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Singapore. La competizione in vasca corta torna così alla formula a otto tappe. Non solo, la Fédération Internationale de Natation 'riscopre' la Vecchia Europa, dopo un anno orientato a est, con Mosca (sede del title sponsor della competizione, Mastabank) unica città a rappresentare il continente. E per competere con le potenze orientali, i transalpini devono mettere sul piatto, tra l'altro, adeguati premi in denaro. L'anno scorso, la World Cup prevedeva 1500$ per ogni 1° posto, 1000 al 2° e 500 al 3°; 102.000$ totali per ogni tappa. A questi, andavano aggiunti 300.000$ di bonus per 'raggruppamento' - blocco 1 (Doha-Dubai), blocco 2 (Hong Kong-Mosca), blocco 3 (Pechino-Tokyo-Singapore) - con 150.000$ dollari a testa al migliore e alla migliore di ogni raggruppamento. Inoltre, ogni record mondiale era pagato 10.000$. E fu forse buon profeta Fred Bousquet, quando dichiarò a Swimbiz(leggi qui) che l'Europa fosse ancora in grado di competere con le potenze emergenti "Nonostante la loro forza economica" nell'organizzazione di eventi sportivi. Aspettando il giorno in cui anche l'Italia torni all'interno di circuiti internazionali come World Cup o Mare Nostrum. Intanto, la Fina si 'espande' con l'ingresso di tre nuove federazioni: Gabon (Africa), Belize (America Centrale), Sain Martin (Caraibi).
 
moscarella@swimbiz.it

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