Emily Seebohm, dorso da pole dance

Copyright foto: emily seebohm

"E' bella e facile da praticare, quando sei forte. All'inizio ero totalmente scoordinata, perché abituata ad altri movimenti" racconta a The Australian Emily Seebohm, 'Aussie' attuale primatista mondiale 2015 nei 100 dorso (58"89). Da un anno a questa parte, la campionessa olimpica ha inserito la pole dance (danza col palo) nei suoi allenamenti, praticandola due volte a settimana. Lo scopo principale è "Lavorare sul 'core', il tronco e sulla forza". Più in generale, non è insolito che i nuotatori dedichino qualche ora al ballo, per migliorare la coordinazione: dal russo Aleksandr Popov col balletto del Bolshoi, a Massimiliano Rosolino, fino al più recente caso del gruppo del Centro Federale di Ostia, guidato da Stefano Morini(leggi qui). Inutile parlare di 'segreti'; piuttosto, come sottolineavano a Swimbiz i due preparatori atletici Marco Lancissi e Francesco Di Pippo, sono ottimi metodi per rompere la routine degli allenamenti, riproponendo gli stessi esercizi in modo più gradevole(leggi qui). E, a seconda dei gusti (e scopi) dell'atleta e del tecnico, le possibili varianti non mancano: dal pugilato nel team Adn Swim Project di Andrea Di Nino, al kayak in passato sperimentato da Max Di Mito, fino al grande austriaco Markus Rogan che inseriva alcuni elementi del basket nei propri allenamenti. Senza contare che rendere più piacevoli le lunghe settimane di preprazione, può contrbuire a combattere l'abbandono precoce dell'attività agonistica.
 
moscarella@swimbiz.it

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