Sembra quasi di stare nel mondo del calcio, nel nostro amato mondo del nuoto. E certo ne converrete, non nell’aspetto migliore. Toto allenatori, gente che va e che viene,polemiche a non finire, e l’ennesimo “caso Pellegrini” ne da una riprova, ce ne fosse bisogno per capire quanto è cambiato il mondo del nuoto.Ma poi è cambiato veramente, o in qualche modo i media amplificano quello che è sempre stato latente e poco manifesto al grande pubblico? E proprio sulla attualissima , di queste ore, querelle sul chi sarà il nuovo tecnico della nostra numero uno e di capitan Magno- non dimentichiamocelo c’è pure lui- è utile un’altra volta sviluppare un’analisi più approfondita.Proviamoci,in serenità, sfiorando quasi la materia del Fantanuoto. Ma un celebre motto, magari rivisitato, troverebbe pace nel “a pensar nomi fuori rosa si fa male, ma spesso ci si azzecca”. Ora ,questo lunedì è il giorno del gran ritorno in acqua della nostra numero uno Federica Pellegrini in quel di Verona, sede ormai eletta a centro nevralgico degli allenamenti che la rivedranno finalmente fare quello che le viene meglio, ossia nuotare da campionessa quale è.Con tanta voglia di provare a rimettere tante ciliegine sulle i,in un modo o nell’altro L’Olimpiade è ormai lontana, e lontano è anche il passato-presente con l’ex coach Claudio Rossetto, che con buona pace di tutti già si dedica con il gruppetto rimasto,Luca Dotto in testa. Certo non è finita a pacche sulle spalle, sopratutto con Pippo, ma in questo caso non vogliamo ritornare su un argomento già analizzato. Il problema che oggi, nella Verona dei primi allenamenti, sarà una partenza ancora con parecchi interrogativi. Perché Matteo Giunta, tecnico del Kenya videointervistato da noi di Swimbiz nel preolimpico, tutto si sarebbe immaginato fuorchè di passare lunedi 17 a dare le prime istruzioni acquatiche al rientro della Divina. Certo, perché a buon conto a Verona doveva essere già arrivato Philippe Lucas, che di Fede è già stato allenatore come tutti sanno. Ma che si trova imbrigliato, il buon “Asterix”- si scherza Philippe, ma una certa somiglianza con ameniccoli vari appesi al collo c’è- in faccende ancora da risolvere. E non sono cose da poco quando si parla di contratti e compensi. E ruoli , ovviamente, perché la qualifica di tecnico federale(azzurro e non bleu, si badi bene) non è tanto semplice da stamparsi sulla casacca. Lui , Lucas , aspetta, ma non è detto voglia digerire ancora il trambusto italico sul suo nome. E allora ritorna il “fantasmino” simpatico di Corrado Rosso, italiano e piemontese doc, il cui nome era comparso come tecnico azzurro disponibile a.. Fattore Rosso, che comunque sembra sia stato già contattato e sondato dal direttore generale Aniene Gianni Nagni. Che quieto se ne sta a Carmagnola , dove dirige un centro veterinario dopo diversi anni alla corte del Nuoto Livorno. Allenatore di razza e di carattere, Corrado primo.Burbero e poco accondiscendente con i suoi atleti. Che nella sua vita ha allenato più donne che uomini, e che successi sono stati a partire dai mitici anni ottanta alla Safa Torino. La stessa società in cui nuotava mister Dao, Stefano de Alessi,delfinista, che con Marco del Checcolo segue il management di Federica. Forse se l’affaire Lucas dovesse non andare in porto, il Rosso fattore potrebbe rientrare in gioco, ma non solo. E visto che Pippo dalle parti dell’Aniene non sembra rientrare, chi l’ha detto che i PelleMagno non possano trovarsi in una nuova società veneta magari con il beneplacito economico di un pool di imprenditori locali fortemente interessati ai potenti risvolti mediatici che la coppia produce?
Fantanuoto, ovviamente. Ma ricordatevi il detto
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