“Un po’ di culo ci vuole ogni tanto” parola (twittata) di Fede, e nessuno si scandalizzi, perché nello sport si dice culo. Sembra uno di quei bomber che inseguano il numero tondo di gol, che però pare non arrivar mai, e che liberazione quando finalmente la palla entra in rete. Ma certo madama fortuna va aiutata e, se è vero che c’è voluta la squalifica dell’Australia per agguantare la 50° medaglia internazionale in carriera, altrettanto vero è che la Pellegrini nazionale ha aperto il gas e la staffetta mista siglato il record italiano per avvicinare il più possibile quel podio. Perché alla fine, conta sempre il risultato, e chissà cosa si sarebbe detto e scritto, se quel bronzo all’ultimo respiro non fosse arrivato.
Il giorno dopo, è tutta un bailamme attorno alla Divina, tra le “50 sfumature” di Messaggero e Corriere dello Sport, a “Le mie prime 50 medaglie” de La Stampa, come a dire: è solo l’inizio. C’è chi ha visto le 7 medaglie mondiali come una delusione (incontentabili), non così il Presidente del Coni Giovanni Malagò o il Governatore del Veneto Luca Zaia, in un general celebrare che fa passare in secondo piano - nell’attenzione data - persino l’argento di Gregorio Paltrinieri. Potenza di Fede.