Ad un inizio degli Internazionali d’Italia così non assistevamo da molto tempo, la ricerca del tempo limite per il Mondiale di Singapore ha messo in moto - finalmente direi - quei meccanismi che dovrebbero essere sempre presenti nella testa e nelle braccia del popolo dei nuotatori che ambiscono a ritagliarsi un posto al sole.
Oggi abbiamo assistito alla “ rinascita agonistica” di due pugliesi doc, la salentina di Gallipoli Federica Toma ed il barese de Roma Marco de Tullio, entrambi vincitori delle rispettive gare, i 50 dorso per la Toma ed i 400 stile per De Tullio, con riscontri cronometrici d’altri tempi, nel senso che hanno sfiorato il pass mondiale - ma crediamo che il buon Cesare Butini chiuda un occhio e li convochi, potere che ha nelle sue mani- ma sopratutto i due ragazzi non nuotavano così forte da oramai troppo tempo.
Ludovico Viberti vince e convince nei 100 rana, sfiora il pass con una gara imperiosa e dichiara sontuoso “ Vincere a Roma è bellissimo: l'atmosfera è magica”.
Nella piscina di casa Simona “core de Roma” Quadarella si prende l’applauso del suo pubblico con una vittoria di prepotenza, battendo una avversaria come Isabelle Gose “ Sono estremamente felice, perché non pensavo di avere nelle corde questo tempo . E' stata una bella gara con Isabel: un testa a testa molto avvincente come spesso ci accade" a dimostrazione che se a Super Simo contrapponi una avversaria di livello, la sua prestazione si eleva e si esalta.
Tralascio il commento sul 100 dorso ampiamente trattato dal Direttore Zicche nel suo Punto Acquatico e mi concentro in chiusura sul 200 stile libero femminile, dove si accede il riflettore su Bianca Nannucci che scende per la prima volta in carriera sotto all'1'59. La 17enne toscana tocca in 1'58"35, cancellando l'1'59"32 registrato agli Assoluti di Riccione lo scorso aprile, a conferma che il movimento femminile ha davvero cambiato registro verso l’alto.
Un inizio con il botto aspettando le prossime puntate.
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Photo DeepBlueMedia per Federnuoto