Il Setterosa fuori dalle Olimpiadi, Chiara Tabani: “La rabbia è enorme, abbiamo dato l’anima”

L’avevano immaginato in un altro modo il finale. Il Setterosa che vince e che strappa il pass per Tokyo. Cosa sarebbe accaduto a quel cuore azzurro della Nazionale Italiana di pallanuoto? L’incredibile. E invece ecco una delusione cocente a sostituire i sogni più belli. E’venuto a scoppiare un dolore immenso a strappare quel cuore, che avrebbe dovuto esultare, dopo. E’ stata l’Ungheria a gioire pazzamente di una felicità olimpica, che si concretizzerà nel prossimo mese di luglio a Tokyo.

Niente Olimpiadi per il Setterosa e quelle lacrime al termine di una difficile semifinale nel Preolimpico di Trieste hanno sottolineato la disperazione  di un gruppo che ci credeva, davvero tanto. Sfuma per la seconda volta il sogno a Cinque Cerchi nella storia della pallanuoto femminile. Per un team giovane e in continuo rodaggio. Le ragazze hanno dato il massimo in partita, hanno combattuto contro la gigante Ungheria  che immediatamente ha preso  a giocare, senza esclusione di colpi. Dal primo all’ultimo tempo di gioco. Il risultato finale in tabellone non ha premiato l’Italia. Due rigori  sbagliati e tanta rabbia. Tante situazioni che non si sono finalizzate come le giocatrici hanno cercato di fare. Hanno cercato di ribaltare,  di riprendere le avversarie, di lanciare a rete e di difendere. Lo sport è anche questo. Probabilmente dalle  sconfitte arrivano le migliori  vittorie. E lo  sport insegna. E solo il  futuro potrà  dirlo. Adesso è il tempo del dolore e della riflessione. Cosa è accaduto in partita? In questa serata invernale del gennaio  2021, in cui si susseguono notizie poco rassicuranti per lo svolgimento di una Olimpiade tra la crescita dei  contagi mondiali, una Nazionale soffre una sconfitta, per un biglietto per Tokyo che non prenderà.

Ci vuole coraggio allora a tornare in acqua, come ce n’è  voluto per Chiara Tabani al termine  della gara. E’ andata lei a parlare di fronte al mondo, da difensore azzurro. Alza i muri e parla ai microfoni di Raisport, lasciandosi scoprire una campionessa ferita. L’atleta azzurra ha parlato di quel dolore, non  nascondendo le sue lacrime. Specchio di quel dolore che negli spogliatoi si stava diffondendo a fiumi. Tante lacrime per le compagne di squadra e anche per lei. Mentre parlava ai tifosi, agli appassionati, agli addetti ai lavori: “Non sono facili questi momenti da vivere”. Non può che cominciare che in questo modo il racconto di una serata assurda, dopo una competizione giocata sempre in cima e sempre in forma  per il  Setterosa. Francia,  Olanda e Israele. Tutte vinte le partite precedenti, una dopo l’altra. La mente analizza. La razionalità cerca di capire  cosa sia accaduto. Forza, rabbia agonistica e grinta dell’Ungheria. Stessi sentimenti  che  l’Italia  prova adesso, che  desidera avere giustizia sportiva. “Non ci daremo per vinte”. Una donna  lo sa. Una donna lo sente. Una campionessa ne è consapevole. Tra quelle lacrime di dolore si fa largo la voglia di rivalsa della Tabani. Al 99% il sogno olimpico è fuggito. Ma c’è ancora una partita da giocare e ci sono gli eventuali ripescaggi. Domani sera ecco la Grecia. Un’altra delusa della manifestazione internazionale  di pallanuoto. E l’Italia dovrà asciugarsi lacrime e spostare il dolore  da un cuore gonfio di buio: “Potevamo fare  di più– dice Chiara commossa e incredula – non abbiamo mollato però e spero che i sacrifici trovino riscatto”.

Una partita iniziata in salita, in cui le ragazze di Coach Zizza non sono riuscite a sorpassare quel ‘meno uno’ in tabellone e per lunghi tratti della  semifinale. Le ungheresi sono state più forti. Ma le azzurre hanno dato l’anima in acqua: “Siamo pronte a farci valere”. Una notte sola per riprendersi dalla sconfitta e  di nuovo in piscina domani  sera. Ci sarà l’inno da ascoltare e da cantare. Ci saranno ancora cuffietta e costume da onorare. Chiara lo dice. E vuole farlo, insieme alla squadra ferita: “Siamo qui e indossiamo il tricolore, dobbiamo dare il massimo”.

E il massimo è reagire adesso. Il massimo è tornare in acqua e vincere. Segnare tanti gol, tantissimi. Per crederci ancora. Forza Setterosa.

Le parole  di Chiara Tabani ai microfoni di Raisport

“Questi momenti non sono facili. Ho una rabbia enorme. Da domani rientra l’Italia. Saremo più forti di oggi. Abbiamo dato l’anima, c’ho creduto fino all’ultimo secondo. Non dobbiamo mai arrenderci. Domani sarà un'altra battaglia e non ci fermeremo. Nessuno potrà farlo. Non ci daremo per vinte, siamo arrabbiate, il colpo è stato forte. Ci dormiamo su e ci rialziamo più forti. Potevamo fare di più e farci valere di più. Non abbiamo mollato. Spero che dopo questi annidi sacrifici arrivi la luce. Non vedo l’ora che arrivi domani, ho una grande rabbia. Non ci possiamo lasciare e ci terremo per mano. Il Capitano era la prima esperienza, difficile anche per lei. Ci diremo di stare a testa alta. Non è detta l’ultima, a prescindere di come andrà, si impara sempre da tutto. Siamo pronte a farci valere. Se lasci il ritmo all’Ungheria inizia a bombardarti, ci siamo distratte in piccole cose senza fare le ciò che Zizza ci aveva detto. Sento di dire che, anche se abbiamo cominciato con il piede sbagliato, abbiamo dato l’anima. Ce la siamo cercata purtroppo, non abbiamo fatto quello che volevamo. Faremo vedere chi siamo, domani. Siamo qui e indossiamo il tricolore, dobbiamo essere onorate di far parte della Nazionale, dobbiamo dare il massimo per chi ci guarda e per chi ci fa il tifo. Li abbiamo sentiti i nostri tifosi, grazie a tutti”.

giorgi@swimbiz.it

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