Katie Ledecky, tempesta invernale

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Altro che piccola Katie. Miss Katie Ledecky da Washington si prende ancora le prime pagine alle Arena Pro Swim Series di Austin. La parola più usata su quotidiani e siti, italiani stranieri, è “Messaggio”. E lo lancia nella gara dove, paradossalmente, agli scorsi Mondiali di Kazan fu meno dominante, i 200 stile libero. Si fa per dire, naturalmente: non sfornò primati mondiali a ripetizione come nelle distanze lunghe o un record dei campionati come nei 400, ma la vittoria fu comunque insindacabile. Ieri 1’54”43 nella gara texana, tempo sbalorditivo anche perché in inverno, chiedendosi se lo abbasserà ancora da qui alle Olimpiadi di Rio 2016. Con una Missy Franklin un po’ in ombra (anche in questo caso, con le dovute proporzioni) nell’ultima stagione - chissà che su di lei non avesse avuto ragione Novella Calligaris, definendola a Swimbiz.it “Una possibile meteora”(leggi qui) – è Ledecky il vero asso che gli Usa si vogliono giocare nei 200 delle meraviglie. Ad affrontarla ci sarà un’eterna campionessa Federica Pellegrini, spesso capace d’incutere timore nelle avversarie (con riflessi anche sul  cronometro) durante gli scontri diretti. Ma anche una Sarah Sjostrom teoricamente devastante in una distanza in cui manca da tempo nei grandi eventi. O l’olandese Femke Heemskerk in ‘cura’’ dal demiurgo di duecentiste Philippe Lucas. E perché no, una Katinka Hosszu che, pur mistista, il direttore di Swimbiz Christian Zicche ha spesso consigliato di non sottovalutare anche nei 200 stile.

 

Katie Ledecky protagonista anche nei 400 stile a Austin, in 3'59"54(leggi qui). 

 

moscarella@swimbiz.it

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