La (ri)partenza dell’Italsalvamento

Copyright foto: andrea staccioli-deepbluemedia

Tra poco più di un mese avranno inizio a Swansea e Aberavon (Regno Unito) gli Europei di salvamento. Le aspettative per questi Europei “sono sempre alte, anche se è una Nazionale completamente rinnovata, quindi bisogna vedere come andrà”, afferma Giorgiana Emili, tecnico federale, a Swimbiz.it. "Abbiamo appena fatto due collegiali a Ostia, provato le staffette e messo a punto le ultime tecniche. La location sembra essere buona anche se si parla sempre di oceano, quindi bisognerà verificare. Puntiamo molto sulle staffette, soprattutto nelle gare in mare”. C’è chi sostiene che il livello del salvamento italiano sia calato rispetto al passato, tu concordi? "No, non sono d'accordo. Non è il livello dell’Italia che si è abbassato, ma quello degli altri che si è alzato. Le altre nazioni si sono avvicinate a noi, non perché abbiamo fatto un passo indietro, ma perché loro ne hanno fatti due avanti”. Ciclo esaurito, Nazionale nuova “Punto su tutto il gruppo, è un Campionato a sei maschi e sei femmine, non c’è solo l’individualità ma anche il gioco di squadra”. Il salvamento è spettacolare, bello da vedere e può risultare anche molto entusiasmante, ma  forse ancora oggi non ha raggiunto la visibilità che merita "Devo dire che negli ultimi anni qualche visibilità in più l’abbiamo ottenuta, ma d’altronde finché sarà un’attività non olimpica ci si dovrà arrangiare. So però che ai piani alti stanno lavorando anche per quanto attiene al discorso Olimpiadi”.
 
santini@swimbiz.it

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