La Storia e chi la scriverà in vasca

Copyright foto: Swimbiz.it

La Coppa Brema, disputata ieri, riporta sempre alla mente l’origine del suo nome. Quel tragico incidente aereo che il 28 gennaio 1966 si portò via, tra le altre vittime, i giovani più promettenti che il nuoto italiano avesse sin lì avuto. E tuttavia, fu in qualche modo un anno zero del nuoto azzurro, perché quei nomi ispirarono la nascita di società che avrebbero scritto la storia del nuoto nazionale, come la Libertas Dino Rora di Torino o la Sergio De Gregorio di Roma. Storia e gioventù, un doppio fil rouge, ma forse sarebbe meglio dire bleu, arrivato sino alla grande settimana di nuoto appena conclusa. Perché tanti sono i giovani messisi in luce, da Ilaria Cusinato a Thomas Ceccon, da Federico Burdisso alla tredicenne pugliese Benedetta Pilato, terza nei 50 rana. E tra loro anche una ragazza che proprio per la De Gregorio nuota, la classe 2002 Roberta Circi, quarta (2’155”33) nei 200 misti, gara mai banale.

E come sono questi giovani, questi millennials come, un po’ impropriamente – il termine indicherebbe teoricamente i nati tra fine anni ’80 e seconda da metà dei ’90 e non i post 2000 – li chiama la stampa? Intanto, la scaramanzia viene finalmente lasciata alla mera superstizione “Ho fatto il tempo per gli Eurojunior e ora l’obiettivo è  provare a prendere una medaglia. L’altro obiettivo è qualificarmi per le Olimpiadi Giovaniliracconta Roberta a Swimbiz.it, senza ombra di superbia nella voce, descrivendo quella che è la sacrosanta base di partenza per ogni atleta: porsi una meta. Vale anche per i collettivi, e l’obiettivo della società di Circi, con la nostra onda di buonaugurio al petto, è rinverdire i fasti del passato. Compito non agevole, viste la situazione economica generale e la concorrenza agguerrita nella Capitale, ma i risultati iniziano a vedersi Alfredo – il Direttore Tecnico Caspoli – ci racconta la storia della Sergio De Gregorio e si è emozionato per questi Assoluti e la presenza in A1 alla Brema. Siamo un gruppo compatto e si lavora bene”. Anche tra parenti, perché in allenamento Roberta si dà battaglia col fratello, mistista anche lui “Lui mi dà consigli per la rana, io a lui per il dorso”.

Una delle tante famiglie acquatiche che affollano le vasche, dai fratelli Lamberti ai cugini Pinzuti, alle gemelle Cesarano. A loro va il nostro augurio, e a tutti i giovani che ci hanno esaltano nelle ultime settimane, che danno un seguito a chi ha fatto la Storia del nuoto, e che la vogliono scrivere in vasca.

moscarella@swimbiz.it

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