Le certezze olimpiche: il circuito di fondo suscita sempre polemiche

Copyright foto: Paris 2024

Inquinamento e temperature estreme, tema di stretta attualità col ritorno in auge dell'ambientalismo, al pari di una green economy che per gli esperti rappresenterebbe il mercato del futuro. Tema che torna puntuale a ogni edizione olimpica, quando si parla di uno sport immerso (letteralmente) in acqua naturale come il nuoto di fondo. L'Equipe dedica oggi un'inchiesta alle condizioni delle acque della Senna, che ne metterebbero a rischio la conferma quale sede di fondo e triathlon alle Olimpiadi di Parigi 2024. Non certo un'eccezione, come ricorda il sito brasiliano Globoesporte.com, che stila la seguente lista, non senza ironia:

  • Pechino 2008:  contestati inquinamento e alta temperatura delle acque al Shinyi Olympic Rowing Park.

 

  • Londra 2012: contestati temperature gelide e guano presente nelle acque del Hyde Park.
La Baia di Guanabara di Rio e la spiaggia di Copacabana (Google)
  • Rio 2016: Pesanti critiche alla qualità delle acque della Baia di Guanabara. Da precisare, e all'epoca Swimbiz fu tra i pochi a farlo(leggi qui), che nelle baia si tennero le gare di vela e non, come continuarono a scrivere molti, le gare di fondo. Queste ultime si tennero invece presso la spiaggia di Copacabana che, parecchio distante e affacciata sull'Oceano, presenta condizioni delle acque migliori.

 

  • Tokyo 2020: contestati alta temperatura e qualità dell'acqua dell'Odaiba Marine Park.

Due veloci considerazioni. Ogni quattro anni si riaccende la polemica, mentre cala il silenzio sulle condizioni che a ogni stagione i fondisti (azzurri compresi) incontrano in diverse tappe di Coppa del Mondo(leggi qui). E finché si sceglieranno per ragioni televisive e di pubblico bacini chiusi, peggio ancora nei casi di aree portuali, per disputare gare di acque (poco) libere, è abbastanza scontato che le acque non siano esattamente quelle trovate in mare aperto. Senza scordare che i veri problemi, come disse a Swimbiz la reporter brasiliana Helena Rebello(leggi qui), non sono tanto per chi in tali zone disputi una gara una tantum "Ma per chi abita lì".

moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram