Le strade dei Tosi portano a Roma, o quasi

Copyright foto: Bruno Rosa

Un cognome che più veneto non si può, quasi da DOC. E nel nord-est, come pure in Lombardia, il Presidente della Sport Management (in foto con Filippo Magnini) Sergio Tosi gestisce 45 impianti “In estate dovremmo arrivare a una cinquantina. Tutti vinti in appalti pubblici - precisa subito, in un’intervista esclusiva per Swimbiz – e le gare potrebbero presto vedere un competitor forte come la nizzarda Vert Marine e un altro dall’Olanda”. Perché gestire piscine può dimostrarsi redditizio “Circa 23 milioni€ di fatturato, incide molto il periodo estivo. Ma noi investiamo nell’attività sportiva quel che guadagniamo dalla gestione d’impianti”. L’imprenditore veronese non esclude espansioni romane “Collaboriamo già con Roma Nuoto, ma sicuramente la Capitale è ricca di opportunità di gestione impianti – perché, ammette – lì è il ‘centro dell’impero natatorio’, lì sta anche la sede Fin”. Già, la Fin; vorrebbe gestire anche quella come dà qualche rumor? “Lo dicono spesso, ma serve un quarantenne come Presidente Federale – eppure, dal Coni sembrerebbe ben vista una sua “successione” a Giorgio Quadri come candidato – essere super partes è una delle qualità necessarie, ma mi vedrei più come consigliere, collaborando al mutamento della Fin”. I rapporti non mancano “Certo, ho tanti amici tra le altre società. Ma anche molti nemici, perché chi porta novità è visto come un pericolo per situazioni consolidate”. Ma butterebbe tutto del corso attuale? “No, Paolo Barelli sarebbe, anzi, elemento prezioso in Federazione, con la sua capacità di muoversi e la sua esperienza. Si circonda, però, di yes men: consiglieri per i quali provo affetto dal punto di vista personale, ma inadatti al ruolo e di età avanzata”.
 
moscarella@swimbiz.it

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