L’Oro azzurro del Cairo: quando il nuoto sposa il pentathlon, e l’entusiasmo la competenza

Copyright foto: Fipm

Brilla l’Italia al Cairo. Brilla d’Oro con Gloria Tocchi e Gianluca Micozzi, staffetta mista che nella prima tappa di Coppa del Mondo riporta il sorriso alla nazionale italiana di pentathlon dopo una giornata sfortunata per i maschi, tra infortuni e cavalli imbizzarriti. Veniva dal nuoto Daniele Masala, campione olimpico, viene dalla vasca anche l’attuale Dt dell’Italpentathlon, Claudio Rossetto. E se oggi la parte natatoria di questo sport è stata un po’ ridimensionata nei punteggi “Si è però velocizzata, passando da gare sui 300 m ai 200 - spiega a Swimbiz.it, lui che di velocità, da Magnini in poi, se ne intende – ma, allo stesso tempo, le stagioni sono lunghe e non è semplice trovare la qualità al momento giusto”. Dopo la World Cup – competizione di passaggio, salvo negli anni in cui funge da qualificazione olimpica – da luglio a settembre seguiranno infatti Europei e Mondiali, entrambi a cadenza annuale.

Il Dt Claudio Rossetto alla prova del tiro con pistola laser, una delle discipline del pentathlon

Non è facile neppure gestire così tante discipline “Ma è anche molto stimolante, specie a livello di gruppo. Ho portato le competenze che avevo in termini di metodologia, gestione e coordinamento - senza per questo toccare gerarchie già presenti in federazione o competenze tecniche in discipline diverse dal nuoto – gradualmente hanno capito cosa volevo portare, senza stravolgere tutto con innovazioni di cui non sarei nemmeno in grado”. L’ingrediente fondamentale? L’entusiasmo. Per uno sport che costringe a stare 7-8 ore a bordo vasca o campo, spostandosi spesso, abbiamo creato uno staff competente, ma anche motivato. E ho trovato atleti veri che s’impegnano tantissimo in cambio di molto poco. Ragazzi che fanno tanti sacrifici per lavorare bene”.

moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram