Globalizzazione del nuoto. Sempre più nazioni nei medaglieri e nuovi fenomeni da regioni del mondo meno conosciute dal punto di vista acquatico (un nome su tutti, la lituana Ruta Meilutyte). Anche il Continente nero cerca di andare oltre la leadership sudafricana o le singole eccellenze (leggi Oussama Mellouli): ora è l’Egitto che si prepara a fare il salto di qualità. Il 16enne Ahmed Akram Abbas in Belgio ha nuotato i 1500 in 15:10.99, 15° tempo mondiale, prima volta di un egiziano nella top 20. Nuovo mentore della federnuoto delle Piramidi è ora Sherif Habib, allenatore di successo, tornato in patria dopo un’esperienza a Dubai e deciso a fare qualcosa di grande per la sua nazione. L’obiettivo è quello di scendere step by step sotto i 15 minuti con il giovane Abbas, che si difende anche sulle distanze inferiori, permettendogli così di competere con gli altri specialisti dei 1500, più o meno a lui coetanei, come Mack Horton e il nostro Gregorio Paltrinieri. Nuoto giovane, nuoto globale.
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