Phelps? E chi è?

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Quale sarebbe la vostra reazione se un dodicenne vi dicesse che non ha mai sentito parlare di Maradona o di Michael Jordan? Rimarreste interdetti, senza dubbio. Possibile che le nuove generazioni possano presto dimenticare colossi che hanno fatto la storia dello sport come Michael Phelps? E non accade in Italia, ma negli States, Paese in cui le attività acquatiche avrebbero anche un seguito rilevante. Segnala l’episodio, su Swimswam, Garrett McCaffrey, coach al Phoenix Swim Club  che poi commenta “Ogni ragazzino dovrebbe sapere che l’atleta che ha dominato la nostra generazione è un nuotatore”. Sarà solo un caso, oppure un allarmante esempio della velocità con cui si può cadere nell’oblio, in un’attualità iper-multimediale, bombardata da milioni d’informazioni al secondo. “Un giorno faremo i conti con lo sport dopo Phelps – è il monito di McCaffrey - ma oggi possiamo rilassarci godendoci il ritorno in vasca di un grandissimo campione”. A proposito, Michelino, dopo aver dichiarato neanche troppo sibillinamente in conferenza stampa “Ho ancora delle faccende da sbrigare nel nuoto – ed esaltato Agnel – è una bestia” nella 2° giornata dell’Arena Grand Prix di Santa Clara ha vinto i 100 farfalla (52”11 ex aequo con Shields) e preso l’argento nei 100 stile (48”80 dietro Adrian 48”17).
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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