Pinzuti, una rana moderna

Copyright foto: Swimbiz.it

La rana italiana è reduce da un anno particolarmente vivace. Ai Mondiali di Budapest, nei 50 rana femminili Arianna Castiglioni ha migliorato il record italiano. In campo maschile, se nei 200 il punto di riferimento resta Luca Pizzini, la velocità ha visto l’esplosione di Nicolò Martinenghi e la migliore stagione di Fabio Scozzoli da quando s’infortunò al ginocchio. Ma un altro ranista si è messo in luce, Alessandro Pinzuti, bi medagliato agli scorsi Eurojunior e argento ai Mondiali juniores. Sempre in duo con Martinenghi, al quale è legato da una grande amicizia “E’ una cosa che in vasca aiuta. Il gruppo stimola a migliorare e ho anche migliorato l’approccio gara - ha spiegato a Swimbiz.it, al Trofeo Sprint-Memorial Betti di Legnanospero di diventare anch’io uno stimolo per lui, di migliorare insieme”.

 

 

Una cugina anch'essa ranista, Sara Pinzuti - compagna di squadra alla Sport Cortona - e un carattere allegro, ma non esuberante, per Alessandro. Al momento più sprinter che velocista “Ma sto cercando di allungare la distanza, visto che i 50 non sono gara olimpica”. Ogni ranista fa stile a sé e, se Scozzoli sa sviluppare grande potenza e Martinenghi un flow notevole, la rana ‘alla Pinzuti’ è “Molto di frequenza, basata più sulla bracciata che sulla gambata. Forse un po’ più moderna, più simile a quella di Peaty. Il ‘vintage’ di Scozzoli e Martinenghi, però “Va molto forte. Quest’anno punto a entrare in nazionale assoluta agli Europei di Glasgow, ma proverò a qualificarmi anche per gli Europei in corta di Copenaghen – non un compito semplice – Fabio e Nicolò sono agguerriti. Però penso di avere margini per riuscirci”.

moscarella@swimbiz.it

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