A Londra banditi i social network

Social Network banditi per gli atleti olimpici. E' questa la decisione presa nelle ultime ore dal Coni. Nei giorni dei giochi infatti a tutti gli atleti, allenatori e personale dell'entourage degli sportivi azzurri, verrà fatto firmare un documento in cui ci si impegna, tra le altre cose,a non utilizzare strumenti di comunicazione, come ad esempio Facebook e Twitter, per diffondere informazioni all'ambiente esterno. Se da una parte la cosa può avere un obiettivo nobile, quello di far circolare informazioni utili per chi pratica le scommesse, secondo il nostro pensiero la decisione presa dal Coni appare quanto meno esagerata, soprattutto per il fatto che sono strumenti facilmente aggirabili. Quello che ci ha colpito leggendo la notizia sono le sanzioni previste in caso di violazione degli accordi, La pena massima prevista è infatti di 100 mila €, una cifra che, almeno agli occhi di chi scrive, appare esagerata,
Una notizia questa che certamente non piacerà ai nostri amici nuotatori, negli ultimi tempi molto attivi sui social network, in particolare Twitter, uno strumento che nei giorni scorsi è stato molto usato dai ragazzi, ma anche da allenatori come Claudio Rossetto e Andrea Palloni, per raccontare il clima che si respirava nel collegiale di Tenerife.
pizzi@swimbiz.it

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