A Varese il futuro del nuoto paralimpico

Copyright foto: Swimbiz

"Lo sport paralimpico è giovane": l'obiettivo di Finp e Polha Varese è stato centrato in pieno. I campionati italiani giovanili di nuoto paralimpico tenutisi oggi a Sesto Calende sono stati una festa di gioventù e tenacia senza distanze nè differenze. Per molti dei 76 atleti, dagli esordienti ai cadetti, era l'occasione giusta per dimostrare il loro impegno e far notare quella che il presidente Finp Roberto Valori definisce una marcia in più: "Siamo una federazione fortunata con così tanti ragazzi. Oltre a loro, la speranza è che queste gare possano vedersi anche nel circuito Fin". Anche Enrico Testa, responsabile del settore giovanile, è soddisfatto:"Ci sono stati buoni riscontri cronometrici e nuovi nomi alla ribalta". Il movimento del nuoto paralimpico dopo Londra 2012 è cresciuto molto, non solo nei numeri (sono 124 ora le societá tesserate Finp) ma soprattutto nel livello tecnico. "Gli sforzi di questi ragazzi" continua Testa "non sono una cosa banale o commovente: si allenano tanto, alcuni quasi come i normodotati, e quindi il nuoto paralimpico va considerato come uno sport a tutti gli effetti, con le sue giovani promesse, le competizioni, gli allenatori e tutto il resto ". Anche il cronometro segna che i tempi sono maturati: oggi sono stati migliorati 13 record di categoria e 8 assoluti tra cui quelli dei beniamini di casa Polha Varese, Arianna Talamona (50 farfalla S7 e 100 rana SB6) e Federico Morlacchi (59.16 nei 100 farfalla S9). Morlacchi così come Fabrizio Sottile oggi era il più forte ed esperto, ma entrambi hanno comunque onorato la manifestazione, anche per testare la loro condizione post paralimpica. Tante piccole storie di vita riunite nel nuoto che, come ricordato dal nostro direttore Christian Zicche e dal presidente Finp Roberto Valori, è uno solo. Anzi, chi tra i normodotati riuscirebbe a strappare più applausi di Alessandro, il Pollicino della vasca, che a 11 anni e con tutti e quattro gli arti amputati ha nuotato i 50 dorso e stile con una frequenza e una serietá impressionanti? Ma è impossibile fare preferenze tra i 119 titoli italiani di Sesto Calende. Sono loro il futuro del nuoto e lo dimostreranno.
 
In allegato i risultati completi della manifestazione.
 
caminada@swimbiz.it

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