AAA cercasi testimonial per la Lombardia del nuoto

Copyright foto: Swimbiz

Essere la regione più ricca d’Italia potrebbe sembrare la miglior premessa per una leadership anche sportiva e invece la Lombardia del nuoto combatte da anni con una carenza di investimenti che si riflette in impianti inadeguati e fatiscenti. Danilo Vucenovich, presidente di FIN Lombardia, intervistato da Swimbiz, non nasconde le difficoltà: “Si tratta di un imbarazzante caso nazionale, dovuto a una totale assenza di progettualità politica da 20 anni a questa parte. Le strutture sono obsolete, non rispondenti alle necessità di oggi”. Paradosso tutto italiano, è Milano la città maglia nera: “Un paio di imbellettamenti su 17 impianti è francamente un po’ poco. È già un miracolo la ristrutturazione della Mecenate, che non è certo uno stadio del nuoto, ma va ricordato che è nata negli anni ’60 come piscina estiva, senza climatizzazione”. L’Expo? “Uno specchietto per le allodole. Ci hanno fatto credere che sarebbe stata la grande occasione per ripensare le strutture sportive poi si è capito che non c’era alcun progetto in questo senso. A Milano non c’è  una piscina olimpica, ma le banche hanno grattacieli nuovi di pacca”. Inutile, secondo Vucenovich, fare paragoni con Roma, che ha sempre avuto una corsia preferenziale. “È normale che molti atleti si spostino nella capitale, dove ci sono i centri federali, i corpi militari. Quando si chiede di più alla Lombardia, bisognerebbe tener presente che qualcosa è già stato dato e che i risultati non mancano”. 1500 partite di pallanuoto all’anno con Brescia in finale, le Rane Rosse campioni del mondo nel nuoto salvamento, Bergamo nel 2014 sede degli Europei giovanili di tuffi: “Il livello di eccellenza c’è sempre stato, ma potrebbe essere maggiore. Il problema è che i numeri che ci toccano fanno emergere i problemi prima degli altri. Abbiamo i problemi che ha il Lazio ma non abbiamo gli impianti che ha il Lazio”. Ecco allora l’appello: “Se qualche campione facesse pesare il fatto che Milano non è adeguata al suo livello e si prestasse maggiore attenzione alle proposte provenienti dalla Lombardia forse potrebbe cambiare qualcosa”. Intanto il Comitato regionale porta avanti la sua mission: “Aumentare il numero dei praticanti e fornire servizi alle società grazie a prezzi calmierati e nuove soluzioni”. La diretta streaming degli italiani primaverili Esordienti A ha ottenuto 12.000 contatti: “Cerchiamo altri canali per garantire vitalità e visibilità al settore”. Magari anche per sperare in un progetto politico che si accorga del fattore acqua.
 
caminada@swimbiz.it
 

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