Anche in Mongolia nuotano (con un Italiano in cattedra)

Copyright foto: Gianluca Alberani

Quasi 800 anni dopo la morte del Gengis Khan Temugin, poco è cambiato della Mongolia nell'immaginario collettivo. Neppure la rivoluzione democratica del 1990, dopo l’era comunista, è bastata a dissipare l’idea di yurte, deserti e immensi spazi naturali. Eppure, andando oltre gli stereotipi “Non va dimenticato che la Mongolia, alle Olimpiadi, ha già vinto un bronzo nella lotta, un argento nel tiro, un oro nella boxe e nel judo - commenta a Swimbiz.it Gianluca Alberani, allenatore a capo della squadra Azura Florida Aquatics – hanno potenzialità di crescita anche nel nuoto. Unico ostacolo il clima, che d’inverno arriva fino a 40 gradi sotto zero”. La federnuoto locale è stata fondata nel 1991. In tutto il Paese si contano tre piscine, due da 25 m a sei corsie, una da 50 m a tre corsie. Una ventina gli allenatori, per circa 350 atleti tesserati.  La Fédération Internationale de Natation da anni promuove attivamente il nuoto in Paesi dov’è ancora poco diffuso. Non è la prima che Alberani figuri tra i relatori ai clinic per allenatori. L’anno scorso fece lo stesso a El Salvador(leggi qui) Da questo punto di vista, la Fina fa un ottimo lavoro. Per me è un orgoglio poter essere d’aiuto a queste realtà natatorie, ma allo stesso tempo conosco colleghi e culture di tutto il mondo. Il clinic si basa su lezioni teoriche “Dove tocco diversi argomenti, tra i quali la preparazione di Marcelo Acosta – millecinquecentista salvadoregno di Azura Florida Aquatics – ma anche consigli su come creare e organizzare un solido programma natatorio. E non manca un contatto diretto “Spendo sempre un paio d’ore al giorno in piscina a contatto con gli atleti, dai più giovani ai più avanzati”.

 

moscarella@swimbiz.it

 

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