Australia, ora sono i coaches ad essere sotto accusa

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Due medaglie, una d’oro e una d’argento, alle Olimpiadi Seul ’88, e un posto d’onore nella Hall of Fame del nuoto. Temprato dalla propria carriera, l’Australiano Duncan Amrstrong rende onore al suo cognome, forte braccio, usando il pugno di ferro nel descrivere Australia Swimming a Londra 2012 “Penso che la nazionale sia stata mal allenata e che l’inesperienza dei nostri coaches si sia tramutata in inesperienza degli atleti”. Un bombardamento a tappeto che, però, risparmia i suoi ex colleghi coinvolti nel caso Stilnox “Quello non era un episodio grave: le squadre di nuoto lo fanno da anni”. Armstrong prende, inoltre, le difese delle nuotatrici, le più bersagliate dalla stampa locale “Non avevamo una come Alicia Coutts dai tempi di Shane Gould e lei è stata una delle più forti di sempre”  e di James Magnussen “E’ molto giovane e penso possa riprendersi dallo scandalo Stilnox”. Infine, a mo’ di anziano sensei, consiglia a tutti di seguire l’esempio di Alicia Coutts per quanto riguarda Twitter, l’altro grande tabù del nuoto Aussie “Lei ha cancellato il suo account due mesi prima delle Olimpiadi. I Social sono una cosa nuova, ma non sempre nuovo è sinonimo di positivo”. Non c’è pace per il nuoto australiano.
 
moscarella@swimbiz.it

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