Bordo Vasca Presidenziale

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Paolo Barelli viaggiatore infinito. Agenda fittissima per trovare nuove frontiere natatorie, dall'ultimo incontro in Azerbaijan nei giorni  scorsi nella capitale Bacu con il primo ministro dello sport Azzad Rahimov ,dopo essere passato da Istanbul per parlare di Europei 2018..

Copyright foto: swimbiz

Un presidente viaggiatore dal chilometraggio quasi illimitato. In lungo e in largo, Europa e estremi confini del mondo natatorio: Paolo Barelli presidente Fin (e Len)  non si risparmia certo con i punti Mille Miglia , ultimo volo toccato questa settimana nel tour da presidente europeo. Lituania, Serbia , Ungheria, Turchia,Azerbaijan, primi ministri del gotha politico in versione sportiva che discutono di grandi eventi. L’Europa vecchio modello non basta più alla crescita e allo sviluppo del nuoto continentale, è un dato di fatto oggettivo, l’onda anomala della contrazione economico e finanziaria abbraccia tutto, piscine comprese. C’è bisogno di una nuova idea di nuoto,di organizzazione, di risorse fresche e quasi mirabolanti (soprattutto a est) che diano nuovo impulso alla organizzazione dei grandi eventi. La crisi ha contratto i rubinetti dell’acqua nella vecchia “old” natatoria europea e si deve trovare necessariamente un new deal per ripartire. I Turchi ,per esempio, stanno dando impulso alla loro personale nuova frontiera acquatica: si è visto a Istanbul, si è riproposto per i Giochi del Meditterraneo, il nuoto cavalca la voglia che già è presente oltre i confini di un Mondiale spagnolo, a Barcellona  tra meno di un mese, che sarà la cartina al tornasole di tanto lavoro sul futuro prossimo. E Barelli? Viaggia da quel dì , Istanbul prima e Bacu, Azerbaijan, qualche giorno fa con il ministro dello sport Rahimov : idee, progetti , allargamento di confini oltre i comitati olimpici europei del 2015 per arrivare alla vasca. E con in tasca tre passaporti di peso, Fin, Len e Fina e una idea di nuoto che lo potrebbe presto portare ad essere il prossimo presidente della Federazione internazionale, in una concentrazione di potere e di obiettivi unica nel suo genere. Trovare da presidente europeo-il che certo ha grandi ripercussioni positive anche in ambito italiano lo ammetteranno anche gli anti barelliani- una risposta ai tanti problemi di uno sport “ad acqua calda” vorrebbe dire gettare le basi per una nuova formula di un nuoto in perenne evoluzione. E diventare, ad oggi, il presidente italiano dello sport con più visibilità e prestigio a livello internazionale. 
 
 
zicche@swimbiz.it

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