Cent’anni in vasca a Trieste: dove l’Italia iniziò ad essere grande

Copyright foto: Triestina Nuoto Adus

Prima della romana Aniene, prima della milanese Dds, prima della Torino capitale (natatoria) d’Italia. Prima di tutto questo, un’altra squadra dettava legge nelle vasche italiane “Fin dal 1919, la Triestina Nuoto fu la prima squadra nazionale a fare il vuoto. E, insieme a Napoli, a sfornare campioni azzurri. Ancora tra il 35 e il 39, l’80% delle atlete nazionali erano nostre” racconta a Swimbiz.it il Presidente Renzo Isler, alla vigilia della due giorni di gare e celebrazioni per il centenario della società. Un momento per ricordare i fasti del passato, come il 2005, quando proprio Trieste ospitò un Europei in vasca corta memorabile per l’Italia:

 

Ma anche un nuovo anno zero verso il futuro “Vogliamo tornare ai fasti del passato. Abbiamo rinnovato la struttura manageriale, con Nicola Cassio a guidare il settore nuoto e Sigrid De Riz per tuffi e synchro”. Altro elemento fondamentale nel nuoto moderno è una struttura adeguata “Per noi il Centro Federale – intitolato a Bruni Bianchi, uno dei caduti di Brema – è una casa. Per il nuoto normo e paralimpico, per i tuffi, per il nuoto sincronizzato”. E in tutti e quattro i settori “Abbiamo giovani promesse, ma come diciamo qui, c’è ancora tana polenta da mangiare”. Tanti auguri, e cento di questi anni.

moscarella@swimbiz.it

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