Claudio Rossetto ” troppi santoni in giro..”

Copyright foto: swimbiz-zicche

  "No, non tornerei ad allenare Federica. E non lo farei neanche se lei me lo chiedesse espressamente". Claudio Rossetto ha le idee molto chiare. L'allenatore piemontese si è confidato con "Swimbiz", spaziando in tutto il pianeta Nuoto. Per l'ex coach di Pellegrini e Magnini l'argomento è ancora di stretta attualità, anche se preferisce glissare" Ormai è un capitolo chiuso. Non tornerei ad allenarli. Non credo molto alle minestre riscaldate", precisa, anche se non rimpiange l'idea di aver allenato la campionessa di Spinea: "le sfide bisogna accettarle. Fa parte dello sport. Io mi sento un tecnico migliore, dopo questa esperienza".  Rossetto ha comunque voluto mantenere vivo il suo rapporto con il suo ex allievo Magnini: "la mia decisione di separarci, è stata anche dovuta alla mia volontà di non troncare un rapporto umano. Se avessimo continuato sarebbe accaduto. La corda si sarebbe consumata. Probabilmente avevo trasmesso a lui tutto il possibile e lui mi aveva dato tutto quello che poteva. Filippo aveva bisogno di nuovi stimoli. Era logorato il rapporto tecnico. Non quello umano". Sul settore velocità (di cui Rossetto è uno specialista) l'allenatore è stato franco: "Il gruppo è quello di Londra. Lì qualcosa non ha funzionato. Dovremo ricostruire a livello di ambiente". L'uomo ideale per ripartire è Luca Dotto:  "Lui è un atleta giovane, come Orsi, come Santucci. La velocità è la punta avanzata del nuoto. ci sono ricambi continui. C'è una sequenza molto ampia, per vari motivi. E' la sequenza più affascinante del nuoto, visto che i 100 stile libero sono come il 10 del calcio". 
Un pizzico di polemica si è avuta quando Rossetto ha parlato del suo settore, ovvero i tecnici:" Ci sono troppi santoni, troppi Guru. Molte, troppe persone hanno espresso il proprio parere sul mio modo di allenare, pur non conoscendo nulla. Ho fatto il "bersaglio Mobile", mio malgrado". Dopo avere conferito i propri Oscar a James Magnussen, a livello internazionale -"Mi piacerebbe allenarlo"- e, a Ilaria Bianchi, Fabio Scozzoli e Gregorio Paltrinieri, a livello nazionale, 
Rossetto ha parlato anche del giovane talento Andrea Mitchell D'Arrigo e della sua possibilità di diventare americano : "Non credo sia un problema. Anzi, potrebbe fargli soltanto che bene, trovarsi a contatto con la più grande potenza natatoria del Pianeta. E' il paese più organizzato del Mondo. Se però l'ambiente non commette errori, Andrea può restare italiano, per il bene del nostro movimento".  Parola di coach..
 
 
guarnieri@swimbiz.it

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