Coni e Fin, il giorno dopo

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Le Olimpiadi invernali di Sochi sono dietro l’angolo, ma si parla d’altro sulle prime pagine dei giornali. Dopo il duro scambio di comunicati, ieri, tra Coni Federnuoto, è tempo di analisi su stampa e web. Partendo da la Gazzetta dello sport, l’articolo a doppia firma Gladi-Piccioni Il Coni denuncia <> prova a spiegare l’oggetto del contendere “Si evidenziano due anomalie: un contributo del Ministero per l’Economia e la Finanza, che il Coni sembra ignorasse, e la presenza di 23 fatture pagate per la manutenzione straordinaria del Foro Italico […] Il parere pro veritate dell’avvocato Gianluca Tognozzi […] ipotizza la truffa alla Coni Servizi”. E, in un’intervista flash a Paolo Barelli, il presidente federale dichiara “C’è dell’altro dietro? C’è chi lo pensa, ma io sono cattolico credente e credo nella giustizia divina”. Su Repubblica.it, Corrado Zunino ritiene probabile che “La giunta Coni possa chiedere, dopo le Olimpiadi invernali, il commissariamento della Federazione nuoto, la seconda per importanza nel panorama sportivo – mentre Paolo Rossi sul suo blog commenta lapidario - La verità ce le diranno le carte, ed il tempo delle indiscrezioni è finito”. Ma il più lungimirante, forse, è Attilio Crea, firma de il Corriere dello Sport che stamattina titolava Coni e Fin ai ferri corti e scriveva “Questa vicenda ha poco a che fare con lo sport […] una vicenda italiana di soldi e di potere […] la raccontiamo, perché anche di questo è fatto il mondo di cui ci occupiamo e serve tutto per capire e per immaginare di migliorare”.
moscarella@swimbiz.it

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