Doping. Dopo il caso Sun Yang, la Wada si limita a una “preoccupata lettera”

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Da un caso all'altro, rimbalzando dagli Stati Uniti alla Cina. Gli occhi dell'America erano incollati su Baltimora, dove poche ore fa Michael Phelps è stato condannato a un anno con la pena sospesa e 18 mesi di libertà vigilata(leggi qui). Ma con altrettanta attesa, il nuoto mondiale seguiva la vicenda di Sun Yang, positivo a un controllo antidoping e squalificato per tre mesi dal luglio scorso, ma con l'intera vicenda mai rivelata al di fuori della Cina per ben sei mesi(leggi qui). La Wada, agenzia mondiale antidoping, aveva inizialmente ventilato la possibilità di fare ricorso contro la decisione della Chinada, agenzia antidoping cinese, in seguito al grave ritardo nella segnalazione del caso di positività. Tuttavia "Dopo aver studiato il caso e le motivazioni della pena, abbiamo rinunciato a tale diritto - sono le dichiarazioni di Ben Nichols, portavoce della Wada, all'agenzia di stampa Afp - senza ulteriori commenti o provvedimenti sulla vicenda. Ad ogni modo la Wada ha espresso, in una lettera alla Chinada, la propria preoccupazione per il ritardo nella segnalazione del caso".
 
moscarella@swimbiz.it

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