E’ guerra continua nell’estate più lunga del nuoto italiano

Copyright foto: Fin

Qualche giorno fa Swimbiz ribattezzava l'estate 2013, multiplarum polemicarum causa, quella della Grande Guerra del nuoto. E davvero pare uno scontro di posizionamento, di trincea, quello tra il presidente Fin Paolo Barelli e i suoi molteplici accusatori, fatto di schermaglie, verbali o epistolari, utili solo a vittorie fugaci e mai risolutive. Stavolta è il patron della Pro Recco pallanuoto, Gabriele Volpi, a ribadie dalle pagine acquistate su il Secolo XIX, La Repubblica di Genova e la Gazzetta del lunedì, quanto già scritto dal presidente del team ligure Barreca: le questioni riguardanti contributi federali, wild card in Coppa Campioni, gli spazi d'acqua e i diritti televisivi. E ancora una volta la risposta di Barelli arriva attraverso il sito ufficiale Fin, qui riprese integralmente da Swimbiz:
 
Le dichiarazioni a pagamento di Gabriele Volpi pubblicate dai giornali “Il Secolo XIX”, “La Repubblica” di Genova e la “Gazzetta del lunedì” di Genova, mi impongono un nuovo intervento in merito alle situazioni che già il Presidente della Pro Recco, Barreca, aveva richiamato.
Sono noti anche a me, e apprezzatissimi da tutta la Federazione, i grandi risultati ottenuti dalla Pro Recco in tutte le sue declinazioni.
La FIN è e sarà sempre vicina alla Pro Recco come a tutte le Società Sportive che manifestano l’intenzione di possedere un proprio impianto e auspica al riguardo la maggiore sensibilità da parte delle autorità locali, dalle quali tutto dipende.
La pallanuoto italiana in questi anni ha raggiunto risultati eccezionali, non ultimi il titolo di campione del mondo Under 18 (dicembre 2012) e il titolo di campione del mondo Under 20 (agosto 2013). Il merito di tali prestazioni è delle tante Società che con abnegazione, passione e sacrifici economici si impegnano nei vivai e nella formazione di atleti di alto livello.
Com’è noto, la FIN riunisce periodicamente le Società di serie A1 con le quali affronta e discute le tematiche relative al settore. A tal proposito, la FIN ritiene che tali tradizionali assemblee siano, come saranno, la sede per il confronto tra diverse opinioni e visioni del nostro sport: non tutte le Società  condividono alcune posizioni avanzate dalla Pro Recco, a cominciare dalla Lega e dalla Federazione autonoma.
Riguardo la dichiarata vocazione da parte della Pro Recco a sostenere l’attività di altre società, sono certo che sarà sempre stata osservata la stessa trasparenza e la stessa correttezza di rapporti che la FIN ha sempre tenuto con le Società dei diversi settori.
Per quanto riguarda l’impegno di Gabriele Volpi in sostengo alla LEN, non conoscendone i contenuti in quanto precedenti la mia elezione, non posso né rispondere né risponderne. Dalla mia elezione alla LEN ho cercato il rilancio e l’innovazione della Coppa dei Campioni.
Nel merito della scelta della sede finale e della concessione della wild card sono costretto a ribadire quale è stata la procedura, non scandalosa ma regolamentare, come stabilita dagli organi della LEN.
Da sempre la sede e le modalità di organizzazione della finale sono decise, come in altri campi, dall’istituzione interessata, perciò la LEN. Le Federazioni Nazionali (FIN compresa) non hanno voce in capitolo e se la Pro Pecco, come scrive, ha ottenuto le informazioni relative ed ha riposto alle richieste LEN, l’eventuale domanda di organizzare la finale del prossimo anno, quando pervenuta, è stata tenuta in considerazione al pari delle altre pervenute. Per la concessione della “wild card” la LEN ha usato un sistema semplicissimo. Tra le squadre che hanno partecipato all’edizione precedente, sono state selezionate quelle di Nazioni con una tradizione pallanotistica rilevante o di interesse per le condizioni organizzative. La Pro Recco non ha partecipato all’edizione dello scorso anno e questo è il motivo per cui la LEN ha individuato per l’Italia la società AN Brescia. L’iscrizione alla prossima edizione della Coppa dei Campioni è stata doverosamente e con piacere garantita e la Pro Recco ha tutte le possibilità di ben figurare e magari vincere l’edizione che coincide con i festeggiamenti del suo centenario che saranno sicuramente straordinari. Seppur con qualche partita da giocare in più di chi gode della “wild card”, cosa che non dovrebbe rappresentare un problema visto che lo scorso anno la Pro Recco auspicava un torneo con 30 partite. 
 
 
Paolo Barelli
Presidente Federazione Italiana Nuoto
 
moscarella@swimbiz.it

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