E’ la dura legge dei trials

Copyright foto: dennis overhage

Miglior olandese dell’anno sulla distanza, 12° in Europa. Ma quel 22”28 nei 50 m stile libero, nuotato settimana scorsa ai trials nazionali, era nove centesimi oltre il tempo limite prefissato. Niente Europei per lui. Eppure, nessuno ne ha fatto una tragedia. Non Jasper Van Mierlo, che, anzi, ha scritto sul suo profilo Facebook “Personal record!! very very happy with the result!!!”. Né la Federazione, soddisfatta dei suoi progressi verso l’obiettivo di primo tulipano a infrangere il muro dei 22” (il record nazionale di Van Den Hoogenband è 22”03). Né il suo allenatore, Andrea Di Nino che non contesta la rigidità nell’applicazione ‘anglosassone’ dei criteri di qualificazione, ma anzi “Apprezzo il fatto che ci siano regole chiare, rispettate seriamente e in modo oggettivo; senza deroghe o interpretazioni. Sarebbe stato lo stesso se avesse fatto 22"20, ora lavorerà per i Mondiali di Kazan” dichiara a Swimbiz.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram