E ora tocca alla politica. Barelli: lo Stato fornisca al nuoto strumenti adeguati (leggi impianti)

La lettere aperta di fine evento, ormai irrinunciabile rito col quale il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli, nonché Presidente della Ligue Européenne de Natation, ringrazia quel macrocosmo acquatico fatto di società, atleti, staff, tecnici, dirigenti, gestori, genitori e appassionati che da vent'anni portano in alto il tricolore. Ma è anche il momento di richiamare un altro macrocosmo, la politica che come a ogni evento fa la fila per twittare le doverose congratulazioni ai medagliati (o meglio, a chi vinca l'oro), alle sue responsabilità.

"Purtroppo lo sport in Italia non ha il sostegno di scuole o università e gli enti locali annaspano in difficoltà che rendono secondario contribuire ulteriormente allo sviluppo delle attività sportive e dell'impiantistica.

Perciò il sostegno, il dinamismo e la progettualità dello Stato, e ora di Sport e Salute Spa, diventano fondamentali e improcrastinabili per garantire strumenti adeguati atti a supportare l'attività delle società e degli atleti italiani oltre che a garantire la tutela della salute nel Paese attraverso la crescita dei praticanti soprattutto in età adolescenziale"

E' il punto centrale della lettera aperta del Presidente Barelli, anche se stavolta non ha usato l'ormai proverbiale andiamo ad acqua calda con cui sintetizza i costi del nuoto. Perché quest'onda non va sprecata, ogni anno i bambini fanno la fila per iscriversi alle discipline acquatiche e ogni anno le piscine faticano ad accontentare tutti. Servono sgravi fiscali per le famiglie, perché i costumi da gara costano parecchio. Servono strutture, di base e di alto livello, anche (ma non solo) perché c'è una candidatura europea, quella di Roma, da onorare. Parla giustamente anche di salute Barelli, perché il nuoto non è solo sport. L'annegamento è ancora oggi la quarta causa di mortalità al mondo e, pertanto, il nuoto diventa prevenzione e salute. E come suggerito da Swimbiz.it al Sottosegretario Giancarlo Giorgetti - in parallelo con un'adeguata copertura impiantistica, e al discorso di partenza si torna - andrebbe reso obbligatorio in ogni scuola d'Italia:

 

moscarella@swimbiz.it

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