Elena, come vedo me stessa e il nuoto italiano

Copyright foto: cristina liguori-swimbiz

 Era il febbraio 2012, poco più di due anni, ma sembra già una vita fa. Elena Gemo, insieme a Ilaria Scarcella, si regalava agli obiettivi di Swimbiz “Se me  ne proponessero altri, li farei volentieri. Le foto mi piacciono come a ogni ragazza”. Ma resta sempre, anzitutto, una nuotatrice. Al Memorial Ottaviani, ha vinto la dura prova dell’Australiana: 150 m di bracciate a eliminazione “Ho vinto anche con un po’ di fortuna, visto che  ho cominciato con il delfino e il dorso, i miei migliori stili. Mi sono divertita tantissimo, scherzavo ai blocchi gli avversari e penso si potrebbe introdurla anche in altri meeting - il pubblico si diverte e - non c’è l’assillo del cronometro. Basta mettere la mano davanti o comunque non ultima o penultima“. A 27 anni, la dorsista azzurra fa a Swimbiz il punto sulla sua carriera “Sento di aver completato un cerchio, ma credo di poter dare ancora molto al nuoto e, finché riesco, vado avanti. Quando smetterò, sarà tragico. Sono 25 anni che trascorro le mie giornate in piscina”. Ma guarda anche il futuro del suo sport, “vedendo i giovani di oggi, può solo migliorare. Serve tanta costanza e a volte non è facile. Con i primi risultati, ti appassioni e non lo molli più. Per lo più, il dorso femminile è in crescita.  Ci sono atleti ventenni fortissime e io cerco di tenere il passo”. Intanto continua ad allenarsi per il Settecolli, “darò il massimo per esserci a Berlino, purtroppo agli Assoluti non è andata come speravo”.
 
   ugo@swimbiz.it

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