Fin in (de)fibrillazione

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Da decreto Balduzzi, le società sportive dilettantistiche devono obbligatoriamente dotarsi di defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) entro 30 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (20 luglio 2013). La Fin, che già prevede, a differenza di molte federazioni “L'obbligatoria  presenza del medico ad ogni competizione, indipendentemente da età o categoria - spiega a Swimbiz Andrea Felici, medico delle Squadre Nazionali Fin - ha già dotato i Centri Federali di defibrillatore con largo anticipo, rispetto all'entrata in vigore della legge”. Come auspicò a suo tempo Bonifazi "Spero che l'obbligatoria presenza del defibrillatore non sia tanto sulla carta e perduri nell'intero orario di apertura degli impianti. Il possibile problema relativo ai costi per l’acquisto e la formazione può essere facilmente ovviato attraverso raccolte fondi”. Con un po’ di buonsenso “Chi non investirebbe qualche decina d’euro per rendere cardio-protetti i luoghi in cui fa sport?”. Felici ci ha messo anche del suo, aprendo una pagina Facebook, BLSD & SPORT(qui per info), per informare su primo soccorso e defibrillatori, e raccogliere notizie sull’argomento “Nei giorni scorsi, ad esempio, una società di pallavolo militante nel campionato di B2 di Novi Ligure ha perso una partita a tavolino per l’assenza del defibrillatore in campo – decisione che non va a danneggiare l’immagine della pallavolo - ma, anzi, fa loro onore. Sarebbe da prendere esempio per tutto lo sport italiano”.
moscarella@swimbiz.it

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