Gabriele Detti, “la mia Australia è a Ostia”

Copyright foto: Gian Mattia D’alberto-lapresse

 L'abbiamo intervistato tra le svariate fantasie della nuova collezione Arena spring summer 2015 Gabriele Detti tra "i chicchi di caffè che sono i miei preferiti" confessa,  tortiglioni, farfalle e peperoncini gli abbiamo chiesto da dove riparte dopo l'esperienza di Berlino "dall'idea che c'è il 400 da dimenticare completamente e dalla voglia di mettersi sotto per riuscire a farlo bene, non è andata come pensavo, dopo i 400 ero un po' arrabbiato, ma non triste alla fine ho sempre fatto un record europeo negli 800 che devo mantenere e migliorare", e se questo è il presente in futuro "il mio sogno fin da bambino è sempre stato fare il fisioterapista,  ma non è facile conciliare frequenza universitaria e nuoto e quindi mi butterei su scienze motorie, a parte l'esame iniziale le frequenze obbligatorie  sono 4 e sarebbe una cosa più fattibile, vista la mole di allenamenti, e poi mi piacerebbe molto allenare e rimanere in ambiente vasca oltre che continuare a nuotare e poi c'è Rio 2016 "prima arriviamoci! A Londra sono andato a fare presenza, li cercherò di fare qualcosa di buono!" . Ma non gli manca il suo fratello di bracciata "rivale in gara e in fase centrale di allenamento  Gregorio Paltrinieri? "Tanto domenica torna! È a Melbourne e anche il Moro è con lui, ora mi sto allenando con Butini e Galenda, ma il programma è quello di Morini, chiama tutti i giorni per sapere i tempi e come procede.." in Australia.. "il nuoto è come il calcio il Italia! Ma io sto bene qui, l'esercito è una garanzia e il centro federale di Ostia è il top, abbiamo trovato l'America li, tantissimi agi e se attraversiamo la strada ci troviamo al mare, non penso all'estero per ora, poi se in futuro cambierà qualcosa... magari". Tra allenamenti a  Roma e campagne da testimonial per l'Arena a Milano, Gabriele riesce anche a tornare nella sua Livorno "un week end sì e uno no, torno in famiglia, ora magari domenica c'è anche il Moro, si va a mangiare insieme dalla nonna, cucina di tutto, va bene mangiare da atleta, ma qualche volta ci è concesso anche sgarrare".
 
ottaviano@swimbiz.it

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